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venerdì 19 dicembre 2008

Madin Mohammed: PRODIGIO!!!


Questo bimbo ha solo sei anni e dire che è un fenomeno è come dire che un fulmine è una scossa elettrica!
Quello che fa con la palla è di già di gran lunga superiore alla tecnica di molti giocatori professionisti di alto livello.
Io ho avuto a che fare con le scuole calcio e so bene che comunque questo potrebbe non bastare. Infatti sono molti i fattori che cambiano durante la crescita ed è molto probabile una involuzione. Inoltre proprio a causa delle sue Enormi capacità potrebbe già essere sotto la pressione dei genitori, dell'allenatore o ancor peggio di qualche sponsor. A sei anni un bimbo ha bisogno prima di tutto di crescere e il calcio deve essere per lui solo un gioco, altrimenti si rischia di "bruciarlo" come si dice in gergo.
Certo che se dovesse andare tutto per il meglio, qui ci troviamo di fronte a quello che sarà il miglior giocatore di tutti i tempi della storia del calcio!!!
Aldo Chiappetta

sabato 6 dicembre 2008

I gol spettacolari anche se vecchi sono sempre bellissimi da vedere...
...io spesso rimango ore incantato a vederli e altrettanto spesso me li riguardo e tutte le volte rimango incantato...
Il calcio è ua passione e il gol è il culmine d'amore!

giovedì 27 novembre 2008

Spalletti: "Siamo fuori dalla crisi"


Spalletti: "Siamo fuori dalla crisi"

26 novembre 2008 - "Adesso si può dire che siamo usciti definitivamente dalla crisi. La squadra ha imboccato la squadra giusta, anche se dobbiamo camminare con i piedi ben piantati a terra perchè viviamo in un ambiente facile agli entusiasmi". Luciano Spalletti fa un po' l'equilibrista dopo il successo col Cluj, che chiude la parentesi negativa apertasi a settembre e lancia la Roma in testa al gruppo A di Champions. " Io ho sempre detto che la mia squadra ha qualità superiori- dice a Sky- le sta facendo vedere e io ora sono tranquillo". Eppure il Cluj, specie nel primo tempo, ha messo in difficoltà i giallorossi: "Loro sono bravi, sanno giocare benissimo nello stretto, noi abbiamo corso e messo qualità, una squadra che si comporta così merita di vincere al di là di qualche errore che ci può stare. Potevamo pure arrotondare il risultato". Deciso in gran parte dalla doppietta di Brighi: "Sta facendo benissimo, stavolta oltre a tagliare la strada al terzino si è proposto 12 volte oltre la linea difensiva. Bisogna dargli atto che è un grande calciatore". Prima nel girone, il 9 dicembre contro il Bordeaux all'Olimpico la Roma si giocherà il passaggio e la possibilità di farlo come capolista: "Se ci fosse stata una vittoria del Chelsea, la situazione sarebbe stata più agevole per noi- conclude-. Pure arrivando secondi non ci sono tutte le insidie dell'anno scorso come squadre da incontrare. Sono contento di avere vinto e felice di giocarmi il primo posto in un Olimpico che sarà voglioso".
gazzetta.it

venerdì 14 novembre 2008

Josè Alberti: “Lavezzi uno dei più grandi fenomeni arrivati in Italia”



Josè Alberti il famoso talent scout argentino ospite della trasmissione "Solo Calcio" condotta da Michele Criscitiello in onda su Sportitalia ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti Ezequiel Lavezzi, ecco quanto raccolto da NapoliSoccer.NET: "Lavezzi è il piccolo Maradona di questo nuovo Napoli, ricordo all'epoca del Pibe de oro le squadre avversarie pensavano che fermando Maradona forse riuscivano a strappare qualche punto al Napoli, oggi invece se riescono a fermare Lavezzi sicuramente gli avversari hanno più possibilità di portar via punti al Napoli. Lavezzi è un giocatore imprevedibile, che parte da lontano e se riesce a mettere la palla a terra e ripartire, difficilmente lo riescono a fermare e sono costretti a ricorrere al fallo sistematico, e siccome in questo momento Lavezzi è in grandissima forma fisica è quello che fa la differenza. Lavezzi secondo me è uno dei più grandi fenomeni che sono arrivati in questi anni in Italia ha grandissime possibilità è un trascinatore, un fantasista e partendo da lontano palla a terra riesce quasi sempre ad arrivare fino in fondo e mettere assist speciali per i compagni. Questo è un giocatore straordinario e spero che venga tutelato maggiormente dagli arbitri perché gli avversari potrebbero fargli male e il Napoli perderebbe il suo condottiero quello che sta facendo in questo momento il vice Maradona".

tratto da ezequiellavezzi.blogspot.com

Napoli: Maggio "Ci proveremo fino in fondo"

Il centrocampista azzurro guarda la classifica e non si pone limiti
foto
13 Novembre 2008 -- "Il campionato è lungo e difficile- ha commentato Cristian Maggio - ma ogni tanto può starci una sorpresa. Sta funzionando tutto per il meglio, il nostro compito è crederci fino in fondo. Ci sono tre-quattro squadre che lotteranno per lo scudetto. Poi esiste a ridosso una seconda fascia alla quale apparteniamo anche noi". Maggio fa un promessa ai tifosi: "Sarà dura tenere questo ritmo, ma ci proveremo fino alla fine. Questa è una squadra che ha uno spessore notevole".

Questa mattina ripresa degli allenamenti per il Napoli dopo il successo in Coppa Italia con la Salernitana. Gli azzurri preparano il match di domenica a Bergamo contro l'Atalanta. Allenamento di scarico per chi ha giocato ieri, più intenso per gli altri che hanno disputato una partitella a metà campo. Domani seduta pomeridiana.
tratto da calcionapolinews.it

lunedì 10 novembre 2008

Tripletta di Milito Genoa travolgente



Genova Sesta vittoria consecutiva del Genoa che a Marassi è un rullo compressore. Poker di reti alla Reggina, di cui tre siglate da Milito, ora capocannoniere. La goleada arriva nella ripresa dopo la traversa di Palladino nel primo tempo, ma la svolta è a pochi minuti dal riposo con l’espulsione di Costa. Dopo aver sbloccato il risultato, il Genoa gioca sul velluto e Milito serve anche l’assist a Sculli. Messaggio al campionato e al ct argentino Maradona.
tratto da ilgiornale.it

Champions, Del Piero schiaccia il Real: doppietta al Bernabeu



Finisce con tutto il Bernabeu, in piedi, ad applaudire il talento e la dedizione di Alex Del Piero. La sensazione è quella di un applauso alla carriera oltre che all'ennesima gara straordinaria del capitano bianconero. La soddisfazione di poter dire, tra qualche anno, di averlo visto giocare dal vivo. Intanto con la bella vittoria di Madrid, alla Juve riesce ciò che non è riuscito all'Inter. La squadra di Ranieri si qualifica in anticipo per potersi dedicare alla rincorsa sul Milan in campionato. Due, le splendide perle di Pinturicchio. Tutta sua la vittoria. Ma la squadra c'è, c'è tutta e si finisce persino col dimenticare che all'appello mancano fior di titolari, Trezeguet e Buffon in testa.

Certo il Real non è apparso irresistibile, soprattutto in difesa, e la direzione arbitrale non è stata delle più casalinghe. Ma sono proprio queste le partite da vincere. I padroni di casa partono con il minimo accelerato raggranellando una serie di corner senza riuscire a sfruttarli al meglio. Troppo prevedibili le palle che superano la trequarti. E i bianconeri sono in agguato, pronti a sfruttare il primo grossolano errore degli spagnoli. E'il 17': Guti sbaglia tutto e serve Marchionni, che imbocca Del Piero. Il capitano supera Heinze e Cannavaro prima di sorprendere Casillas con il gol del vantaggio. Balbettante la risposta del Real che, con Sergio Ramos butta al vento un gol già fatto. Van Nistelroy ci prova dal limite, ma è ancora la Juve a rendersi pericolosa con Amauri che però conclude addosso al portiere. Il finale di tempo è ancora occasione di rimpianto per le ‘merengues' , ancora con Ramos che sbaglia l'inzuccata.

Sempre approssimativi gli spagnoli nella ripresa. E ancora pasticcioni nel piazzamento della barriera sulla punizione con la quale Del Piero, al 21', regala e si regala un sogno. Il Real si mangia le mani e prova a recuperare la serata aggredendo gli spazi e approfittando del leggero calo fisico degli uomini di Ranieri. Higuain, appena entrato, manca di un soffio l'aggancio su cross di Drenthe. Grandi proteste per un fallo di mano in area di Legrottaglie su tiro di Van Nistelrooy che l'arbitro reputa involontario. Prima di lasciare la scena Del Piero prova con una girata il colpaccio della tripletta ma non è fortunato. Particolare che non può scalfire, comunque, una serata magica. Nell'altra gara del girone altra vittoria in trasferta dello Zenit sul Bate Borisov per 2-0. In classifica guida la Juve a 10 punti, che nelle prossime gare punterà a chiudere al primo posto, segue il Real a 6, a 4 lo Zenit, e chiude il Bate Borisov a 2.

Decisamente più preoccupante, dopo il pareggio col Bayern Monaco, la situazione della Fiorentina, complicata ulteriormente dalla vittoria del Lione. Eppure nulla si può imputare alla squadra di Prandelli dopo l'1-1 con il Bayern Monacose non l'unica fatale distrazione costata il pareggio di Borowski. Giocano un ottimo calcio i viola, e dominano prendendo a pallonate il portiere tedesco, miracoloso in almeno due occasioni su Gilardino. Peccato per la classifica, e peccato soprattutto per lo splendido gol di Mutu che avrebbe meritato di sigillare ben altra impresa. Invece in testa al girone ci sono Bayern e Lione con otto punti, con la Fiorentina sconsolata a 3, e lo Steaua fuori gioco con un solo punto.

Il rumeno rompe gli indugi dopo 11' con una gran botta al volo su cross di Zauri dalla destra. Una sassata che regala illusioni ed energia positiva ai viola che non si siedono certo sugli allori ma continuano a premere cercando con costanza le due punte di diamante Mutu e Gilardino supportate da un grande lavoro del centrocampo. Il ritmo partita è alle stelle perché il Bayern non sta a guardare pur faticando a tenere il passo dei gigliati. Podolski e Klose non non hanno vita facile e non trovano varchi per presentarsi indisturbati davanti a Frey. Ribery fa un grande lavoro ma la linea di frontiera imposta dalla difesa della Fiorentina è troppo lontana da quella di porta Santana crossa per Gilardino al 26' chiamando per la prima volta Rensing al miracolo.

Tedeschi pericolosi in contropiede al 41' con un tiro di Schweinsteiger che finisce sull' esterno della rete. E rieccolo, Rensing, in uscita disperata ancora su Gilardino. E' l'inizio della fine. Il tabellone intanto annuncia il vantaggio del Lione sulla Steaua. Ci provano i viola a continuare a fare la partita e crea palle gol su palle gol. Ma è Frey a dover intervenire con la prima parata al 24', su tiro di Podolski. La formazione di Klinsmann prende coraggio e al 33' approfitta dell' unica ingenuità della difesa viola: Ribery serve Borowski e alla fine, a festeggiare il pareggio, è il Bayern, forte di una classifica che suona come cassazione anticipata.
tratto da ilsole24ore.com

venerdì 31 ottobre 2008

Il Napoli è un uragano Denis abbatte la Reggina


Il Napoli è un uragano
Denis abbatte la Reggina

Terza vittoria consecutiva per gli azzurri, che si confermano primi in classifica con l'Udinese. Decisiva una tripletta dell'argentino, ma convincente prova globale della squadra. Ospiti travolti e mai pericolosi

NAPOLI, 29 ottobre 2008 - Avviso ai naviganti: il Napoli fa paura. D'altronde, non sarebbe primo in classifica dopo nove giornate, è vero. Tuttavia la prestazione di stasera dei ragazzi di Reja, almeno nei 45' iniziali, ha rasentato la perfezione. Certo, la Reggina ci ha messo del suo, senza quasi scendere in campo; ma il trio Hamsik-Lavezzi-Denis ha fatto impazzire tutti, avversari e tifosi. Il risultato finale, 3-0, è quasi bugiardo. Sarà da brividi il match di domenica contro il Milan a San Siro.
RESSA IN MEDIANA - Se il Napoli va sul sicuro, col rientro di Cannavaro e l'ingresso di Pazienza al posto dello squalificato Blasi, Orlandi ribalta la Reggina. Cozza e Brienza a casa, va bene; ma la creatività dei due non viene sostituita adeguatamente. Per cercare di arginare il centrocampo azzurro il tecnico calabrese esagera con l'infoltire la mediana. Risultato, una specie di 3-6-1, con Corradi isolatissimo.
TAMBUR BATTENTE- Metterla sul ritmo, allora? Perché no. In un quarto d'ora la partita è già chiusa. Andiamo con ordine. Dopo 7' Denis al limite dell'area apre per Hamsik, che quasi alla cieca gli restituisce il pallone; Costa scivola e per il Tanque è un gioco da ragazzi scaricare sotto la traversa.
CHE HAMSIK - Ritmo, dicevamo. Lavezzi fa quello che vuole, svariando su tutto il fronte. La Reggina ci capisce poco e sbaglia in maniera grossolana il fuorigioco su passaggio in profondità dell'argentino. Hamsik si ritrova da solo davanti a Campagnolo con a fianco Denis. Generosamente, lo slovacco regala al centravanti la doppietta, nonché il gol più facile in carriera, a porta vuota.
PIOGGIA - Gli ospiti sono in bambola, e rischiano il k.o. tecnico quando Lavezzi, dopo un rimpallo, si ritrova la palla a tu per tu con Campagnolo. Ma il portiere si supera. A centrocampo, comunque, il Napoli va che è un piacere; quantità e qualità, con Hamsik superlativo (sbaglierà il primo passaggio al 55') e Mannini mai così propositivo. Pioggia di occasioni e poi anche reale, con il diluvio che si scatena sul San Paolo a inizio ripresa.
APOTEOSI - La Reggina almeno ci prova, con Di Gennaro buttato nella mischia al posto di Barillà. Ma non appena i calabresi provano a spingere vengono infilzati, in maniera quasi amatoriale, in contropiede. Maggio si ritrova a dover gestire un 4 contro 1, e una volta in area crossa per Denis. Risultato? Ovvio. Piattone a porta vuota e tripletta per lui, che non aveva ancora segnato in casa. E che in un colpo solo diventa capocannoniere del Napoli. E' il 63', ma virtualmente è il fischio finale. Pratica archiviata, ora sotto con il Milan. Fa quasi paura a dirlo, ma è così.
Alessandro Ruta gazzetta.it

mercoledì 22 ottobre 2008

Champions 2008: Juventus - Real Madrid 2- 1


(ANSA) - TORINO, 21 OTT - Nella 3/a giornata del gruppo H di Champions League, Juventus-Real Madrid 2-1. Reti: 5' Del Piero, 49' Amauri, 66' Van Nistelrooy.5' e Del Piero, servito da Amauri, batte di destro, a giro, dai 20 metri: Casillas e' battuto. Il Real prova a reagire con Van der Vaart, ma Manninger e' attento. Ripresa e la Juve raddoppia: cross da sinistra di Nedved, testa di Amauri, tocco di Heinze e palla in rete. Il Real si butta in avanti e Van Nystelrooy accorcia le distanze con un colpo di testa.

Ibrahimovic Spettacolo


è il suo momento!
tanti gol tanto spettacolo!
Ibrahimovic o meglio Ibracadabra, ma per gli amici soltanto Ibra...

venerdì 3 ottobre 2008

Zarate Gol !

Zarate è la sopresa più bella di questo inizio campionato. L'ho messo subito nella mia squadra del FantaSitoMio ilSitoMio Football Club (Fantacalcio de ilSitoMio.com), e i risultati sono stati favolosi, grazie a lui ho vinto l'ultima giornata e (ci scommetto) mi farà vincere ancora!

"Zarate è una stella" (Corriere dello Sport)

Mister Ischia, chi­ è Maurito El Pibe di Haedo? "E’ un giocatore impressionante ed è ­ancora molto giovane. Lo volli io in prima squadra ai tempi in cui allenavo il Velez Sarsfield. E lo volevo portare nel mio Boca a luglio. Se avessimo ceduto Palacio alla Lazio probabilmente Mauro sarebbe arrivato al suo posto".

Come andarono le cose? "­Parlai con suo fratello Sergio che è ­pure il suo manager. Non mi piace disturbare direttamente i giocatori. Pensai a lui perchè lo conoscevo bene, sapevo cosa avrebbe potuto dare al Boca tecnicamente e tatticamente.
Alla fine Palacio­ è rimasto al Boca e Zarate ­sbarcato in Italia, in biancoceleste. ­La Lazio ha fatto un grande acquisto, ci ha visto giusto. Mauro ha le qualità per far bene nel campionato italiano.

Ha saputo? Lotito, nel giorno in cui annunciò il suo acquisto, per valore lo paragonò a Messi. Lei che ne pensa?
"Forse il paragone­ stato un po’ esagerato, ma credo che Mauro si possa avvicinare a Messi. E’ uno dei piforti talenti argentini degli ultimi anni.

Come descriverebbe Maurito? "­Non­ solo un calciatore tecnico. E’ anche un ragazzo dotato di un carattere forte. Ha fatto delle scelte importanti. Da giovanissimo decise di andare in Arabia. E poi ha avuto la possibilitdi giocare in Inghilterra. Ora sta vivendo la sua grande occasione in Italia. Gli eventi della vita lo hanno fatto crescere" ­.

Perchè quel ragazzino appena 18enne la colpì subito? "Faceva parte delle squadra giovanili, lo notammo per la sua qualit, per i suoi colpi e decidemmo di promuoverlo in prima squadra. Con me rimase 3- 4 partite, lo feci esordire e mi ripagò con buone prestazioni. Poi lasciai il Velez e l’anno dopo lui esplose diventando capocannoniere proprio insieme a Palacio. Vi stupirà ancora"...

sabato 27 settembre 2008

top ten della stagione 2007/08 delle serie A

... i più bei gol sono sempre italiani!
ecco a voi i migliori 10, la top ten della stagione 2007/08 delle serie A Italiana!

venerdì 19 settembre 2008

Del Piero: "Sono tranquillo Boniperti non è nelle liste"

Del Piero: "Sono tranquillo
Boniperti non è nelle liste"

E' Alessandro-show: dopo aver deciso la gara con lo Zenit, si scatena davanti alle telecamere continuando il tormentone innescato da Ranieri al termine del match con l'Udinese. Sulla capriola: "Non l'ho mai fatta, ma ora che Hugo Sanchez ha smesso..."
Ale Del Piero, match winner contro lo Zenit. Ap

TORINO, 18 settembre 2008 - Gol, capriola, tanta ironia. E un elisir di giovinezza che innesca Del Piero davanti alla porta di Malafeev come davanti ai microfoni. A partire dalla capriola dopo il gol: "Non l'avevo mai fatta, ora che ha smesso Hugo Sanchez posso imitarlo". Perché ormai il leader bianconero, 33 anni, ha imparato a giocarci (oltre che a smentirla puntualmente con i fatti), con l'immagine del vecchietto pronto alla pensione, nata da un accostamento poco azzeccato di Ranieri al termine del match con l'Udinese, partita che per Del Piero è durata tre minuti. "Gioca chi è in forma, altrimenti giocherebbe sempre Boniperti", ecco la frase che ha scatenato il tormentone.
ASSIST - Palla a terra, punizione, gol ed ecco l'ennesima risposta di Alex: "Sono tranquillo, perché Boniperti non è inserito nella lista Champions". Altra capriola, a parole. Del Piero risponde, vince e sorride malizioso: "Dovessi scommettere 100 euro, li giocherei su una mia panchina domenica in campionato a Cagliari, perché ho accusato una piccola distorsione al ginocchio". Tutto da solo, in un'altalena controllata. Perché il turnover è l'argomento fisso di ogni intervista. E la risposta è di stile: "Non mi dà fastidio stare in panchina ogni tanto, diciamo ogni 7-8 partite...". Tutta questa storia non segue parametri, né ha bisogno di numeri a supporto. Però dicono tanto, quelli: 38 gol in Champions, 243 in assoluto con la Juve.
PUNIZIONI DIVERSE - Preliminari esclusi, erano quasi tre anni che Alex non timbrava la Champions, dalla doppietta a Vienna contro il Rapid (3-1, il 7 dicembre 2005). Anche lì una punizione. Quella allo Zenit però ha una peso diverso, perché con una punizione ha chiuso la punizione bianconera: quel buco di due anni davanti alla tv, con la serie B a "sporcare" la fedina bianconera. Nemmeno mille giorni di digiuno, che però sono bastati a far tremare le gambe a uno come Nedved: "Sì, la tensione l'abbiamo pagata". Ma Del Piero no, lui l'ha affogata fra gol, capriole e un pieno di ironia.
Livia Taglioli gazzetta.it

lunedì 1 settembre 2008

Inter-Quaresma: è fatta


Inter-Quaresma: è fatta
Un sì al fotofinish

I nerazzurri hanno strappato il sì al Porto: Mourinho avrà l'esterno che mancava per completare l'organico. Il giocatore è atterrato nella notte; oggi visite mediche e firma. Pelé finirà invece al club lusitano
Ricardo Quaresma è un giocatore dell'Inter.

MILANO, i settembre 2008 - Inter-Quaresma, è fatta. Il 24enne talento del Porto è atterrato appena prima di mezzanotte a Linate. Oggi sosterrà le visite mediche, poi firmerà un quadriennale da 2,5 milioni l’anno (a crescere) e sarà tra i 25 uomini che José Mourinho entro stasera inserirà nella lista di Champions League. Quaresma è costato 20 milioni più il cartellino di Pelè.
LA SVOLTA - La svolta al tormentone dell’estate nerazzurra è arrivata ieri mattina, quando Massimo Moratti si è convinto a fare il sacrificio che regala a Mourinho l’esterno offensivo tanto invocato per avere alternative e concorrenza in un ruolo chiave nel 4-3-3 caro al tecnico di Setubal. Per tre giorni, infatti, la trattativa era stata condizionata da un autentico braccio di ferro. Cioè con l’Inter orientata a non superare quota 18 milioni e con il Porto deciso a non scendere sotto i 20. Tanto è vero che alla lunga hanno inciso anche le modalità di pagamento. S’è optato per una dilazione in tre anni. E anche in questa caso è stata trovata una soluzione di compromesso, visto che l’Inter ha provato sino alla fine di strappare un pagamento in 48 mesi, mentre Pinto da Costa spingeva per un biennale. Di sicuro da mercoledì in poi il dialogo tra Inter e Porto ha avuto molti alti e bassi. Con relativi momenti di sconforto. E il pressing di Quaresma e del suo agente Mendes è servito a indurre i portoghesi a mitigare le pretese.
SFUMATURE - Sabato sera, il presidente nerazzurro aveva chiuso la porta in faccia a Quaresma. "Non credo che arrivi. L’attacco mi ha convinto e proprio per questo Quaresma non serve". Mourinho aveva replicato con toni da gentiluomo e idee al solito chiare. "I dirigenti sanno da due mesi che mi serve un giocatore con quelle caratteristiche. Ma se non può arrivare, continuerò con quelli che ho". Ieri Moratti, al microfono di Radio Monte Carlo, sull’argomento ha usato toni più sfumati. "Il discorso su Quaresma è sì iniziato due mesi fa, ma il problema è che la valutazione fatta dai portoghesi non si è mai abbassata. Lo stesso Mourinho sa che è un investimento non da poco. Vedremo cosa succede in questi giorni...". Ma la decisione era già stata presa e comunicata a Marco Branca e Lele Oriali.
FINALMEMTE SI FAX - I due uomini mercato hanno subito inoltrato la proposta definitiva al Porto, che nel primo pomeriggio ha avuto l’avallo telefonico del presidente portoghese Pinto da, condito in serata anche dal fax tanto atteso.
Carlo Laudia e Luca Taidelli
tratto da gazzetta.it

Best Gol 2007/08

Ecco i più bei gol della stagione 2007/08.
Spettacolo in prima fila nela campionato italiano di serie A.

venerdì 22 agosto 2008

Colpo Roma: preso Baptista

Colpo Roma: preso Baptista
E Totti torna in campo

Il brasiliano del Real Madrid ai giallorossi per 9 milioni di euro: ha firmato un quadriennale da 4,5 milioni lordi a stagione. Intanto il capitano ha giocato mezz'ora a Frosinone a distanza di 4 mesi dall'infortunio al ginocchio: "Ho avuto sensazioni positive, sono contento di questo primo assaggio di calcio"
Julio Baptista, qui con la maglia del Real proprio contro la Roma. Lapresse
Julio Baptista, qui con la maglia del Real proprio contro la Roma. Lapresse
MILANO, 14 agosto 2008 - Julio Baptista è un giocatore della Roma. L'accordo tra "la Bestia" e i responsabili giallorossi è stato raggiunto stanotte e ufficializzato in serata dalla Roma sul proprio sito ufficiale. Decisivo è stato il "blitz" del direttore sportivo Daniele Pradè, volato a Madrid ieri sera insieme a Bruno Conti e alla responsabile finanziaria Cristina Mazzoleni per chiudere l'affare. Ai tre si è aggiunto anche Ernesto Bronzetti. Il passaggio del brasiliano alla Roma era dato per certo ormai da settimane ma negli ultimi giorni le trattative si erano arenate per le richieste economiche del giocatore.
CONTRATTO - Il nazionale verdeoro non voleva scendere sotto i tre milioni di euro che attualmente guadagna a Madrid. La Roma ne offriva due più incentivi, per non sforare il tetto salariale. L'accordo sarebbe stato raggiunto ieri notte a cena in un ristorante della capitale spagnola. Al Real andranno 9 milioni di euro più un massimo di due milioni per le eventuali qualificazioni in Champions delle prossime quattro stagioni. Il brasiliano ha firmato un quadriennale da 4,5 milioni lordi l'anno.
TOTTI IN CAMPO - Intanto Francesco Totti è tornato in campo a Frosinone (1-0 il risultato finale per la squadra di Spalletti, rete di Esposito al 10' p.t.). Al 14' del secondo tempo, Spalletti lo ha spedito sul terreno di gioco al posto di Okaka: il capitano giallorosso è così tornato a respirare il clima della partita dopo l'infortunio subito il 19 aprile scorso, nella sfida casalinga di campionato contro il Livorno. Totti, in quella circostanza, ha subito la lesione parziale del legamento crociato anteriore del ginocchio destro.
SENSAZIONI POSITIVE - "Ho avuto sensazioni positive da questa prima volta, era normale un pò di timore. Il ginocchio va bene, sono contento di questo primo assaggio di calcio". Così Francesco Totti ha commentato ai microfoni di Roma Channel il proprio rientro in campo, quattro mesi dopo il grave infortunio al ginocchio subito in campionato. "In questo momento sento qualche dolorino, mi manca il contrasto, la pressione dell'avversario - ha aggiunto - Ma, andando avanti così, la situazione migliorerà. Se continuerò su questi livelli sarò senz'altro a disposizione per la Supercoppa italiana". Sull'acquisto del brasiliano Julio Baptista, Totti è apparso contento: "Era ora. Da più di un mese se ne parlava sui giornali, questa trattativa è stata lunghissima. Penso sia un buon acquisto per noi". Il duello per lo scudetto, secondo il capitano giallorosso non sarà limitato solo a Inter e Roma. I nerazzurri, comunque, hanno un nuovo allenatore che piace a Totti. "Mourinho ha dimostrato di essere un grande - ha affermato - spero che non faccia bene con l'Inter già dal primo anno. La lotta scudetto, nella prossima stagione, non sarà solo una questione a due, ma aperta anche a Juve, Milan e Fiorentina".
tratto da gazzetta.it

mercoledì 6 agosto 2008

Udinese, preso bulgaro Vuyadinovich


Udinese, preso bulgaro Vuyadinovich
Difensore centrale sinistro, arriva dal Cska Sofia

(ANSA) -UDINE, 6 AGO- L'Udinese ha acquistato il difensore centrale sinistro bulgaro Nikola Vuyadinovich, 22 anni, che nella passata stagione giocava nel Cska Sofia. Lo rende noto la societa' friulana sul proprio sito internet. 'Vuyadinovich - osserva il dg bianconero Pietro Leonardi - va a integrare l'organico del reparto difensivo, che ora si puo' considerare completo e piu' competitivo visti i numerosi impegni che dovremo affrontare in questa stagione'.
liberonews

venerdì 1 agosto 2008

Urna Champions sorride a Italia


Urna Champions sorride a Italia
Bella sfide Atletico Madrid- Schalke 04 e Liverpool- Liegi

(ANSA) - ROMA, 1 AGO - Il sorteggio per la Champions e' andato benissimo alla Juventus che tornera' sul palcoscenico europeo a due anni e 4 mesi dall'ultima volta. La Juventus dovra' affrontare la vincente del match tra il Tampere United e l'Artmedia Bratislava. E' probabile che siano proprio questi ultimi i loro avversari, visto il risultato del match di andata del secondo turno dei preliminari (3-1).

La Fiorentina dovra' vedersela contro i cechi dello Slavia Praga. 'Un sorteggio impegnativo', commenta Prandelli.

Ottime prospettive anche per il Napoli in Uefa che ha pescato in Uefa gli albanesi del Villaznia (felicissimi: 'Sorteggio fortunato, perche' cosi' vedremo Napoli...').

Nel sorteggio degli altri in Champions, importante la sfida tra Atletico Madrid e Schalke 04, mentre ai turchi del Galatasaray e' toccata l'ostica Steaua Bucarest. Gli ucraini della Dinamo Kiev, che devono ancora regolare nel ritorno il gia' battuto Drogheda, a meno di eventi apocalittici sono attesi dallo Spartak Mosca. Avversario olandese per l'Arsenal, il Twente, mentre il Liverpool affrontera' i belgi dello Standard Liegi.
tratto da liberonews

martedì 29 luglio 2008


Il direttore tecnico: "Credo che il centrocampista del Porto possa arrivare a breve nel nostro club, oggi sarà un giorno importante per lo sviluppo della trattativa". Ma il consulente di mercato Oriali: "Muntari è l'ultimo acquisto, ora sfoltiamo la rosa"

OPORTO (Por), 28 luglio 2008 - L'Inter è a un passo da Ricardo Quaresma. Ad ammetterlo, in un'intervista concessa al quotidiano portoghese Correio da Manha, è il direttore dell'area tecnica nerazzura, Marco Branca. "Si sa che l'Inter è interessata a Quaresma, ma lui è ancora un giocatore del Porto - ha dichiarato - . In ogni caso, credo che possa arrivare a breve nel nostro club, oggi sarà un giorno importante per lo sviluppo della trattativa". Josè Mourinho, quindi, dopo Mancini e Muntari, potrebbe presto essere accontentato con uno dei suoi pupilli. "Il nostro interesse per Quaresma è pubblico, lo ha ammesso persino Mourinho, ma dobbiamo aspettare - avverte Branca - Entro la fine della settimana però potremmo risolvere la questione".
LE CIFRE - Il dirigente nerazzurro non si è sbilanciato però sulle cifre dell'affare. "Tutto a suo tempo", ha chiosato, ma pare che il club nerazzurro chiuderà per un prezzo vicino ai 20-25 milioni di euro. Secondo il Correio da Manha l'affare verrà concluso quanto prima grazie anche all'inserimento di una clausola, che garantisce al Porto il 25% su un'eventuale futura cessione dell'esterno lusitano. "Il Porto non molla, ma Quaresma è determinato ad andare via - assicura una fonte vicina al club portoghese - . Pensa già a un futuro lontano da qui".
ORIALI - Da registrare però, in questo quadro, la presa di posizione del consulente di mercato Gabriele Oriali, secondo il quale il mercato dell'Inter è chiuso sul fronte degli arrivi, e ora bisognerà sfoltire la rosa con "qualche addio doloroso". Proprio oggi Oriali ha fatto il punto della situazione alla luce anche delle esigenze manifestate dal tecnico Josè Mourinho: "Quello di Muntari è l'ultimo acquisto ora si lavorerà per ridurre la rosa che Mourinho vuole di 25 elementi inclusi i 3 portieri".
gasport
tratto da gazzetta.it

mercoledì 23 luglio 2008

VASCO DE GAMA CONFERMA, 16ENNE COUTINHO A INTER PER 3,8 MLN


VASCO DE GAMA CONFERMA, 16ENNE COUTINHO A INTER PER 3,8 MLN

RIO DE JANEIRO - Il Vasco de Gama ha confermato ufficialmente di aver ceduto all'Inter la 'stella' del suo vivaio, il 16enne Philipe Coutinho, ennesimo 'ragazzo prodigio' del calcio brasiliano di cui si parla molto bene già da due anni.

Il vicepresidente del club carioca Manuel Fontes, intervistato dall'agenzia di stampa brasiliana Estado, ha spiegato che "l'affare era già stato chiuso prima che noi della nuova dirigenza arrivassimo: la firma sui contratti è stata messa, dal ragazzo e dai suoi genitori, il 17 giugno scorso".

Fontes ha anche spiegato che per il 16enne Coutinho il presidente nerazzurro Massimo Moratti si è impegnato a pagare 3,8 milioni di euro, in tre rate annuali "ognuna delle quali da pagare entro luglio". Coutinho, essendo minorenne, resterà in Brasile, nel Vasco (con la formula del prestito), fino al 30 giugno 2010, poi essendo diventato nel frattempo maggiorenne si trasferirà a Milano.

Ma la tifoseria del Vasco è in fermento per la cessione del giovane campione, e ciò sta creando problemi al nuovo presidente, l'ex centravanti dello stesso Vasco Roberto 'Dinamite', nonostante questi sia un'autentica bandiera della squadra fondata dalla colonia portoghese di Rio.

Intanto Dentinho del Corinthians, un altro giovane attaccante seguito a lungo dall'Inter nei mesi scorsi tramite un agente Fifa italiano emissario dei campioni d'Italia in Brasile, continua a mettersi in luce e ieri ha segnato due gol nella partita della serie B brasiliana che la sua squadra ha pareggiato per 2-2 contro il Cearà. In Brasile si dice che presto l'Inter concluderà l'acquisto di Dentinho, lasciandolo anche lui in prestito per un anno o due nella sua attuale squadra.
tratto da liberonews

Tifosi Fiorentina fischiano Mutu


Tifosi Fiorentina fischiano Mutu
L'eventuale cessione alla Roma provoca malcontento

(ANSA) - FIRENZE, 22 LUG - L'esistenza di un'offerta della Roma per Adrian Mutu ha provocato reazioni tra i tifosi viola presenti all'allenamento a San Piero a Sieve. Quando la punta romena e' entrato in campo, una parte dei tifosi ha rivolto fischi contro di lui mentre altri hanno applaudito il giocatore che si e' voltato per salutarli. Mutu, che in un primo tempo non doveva partecipare all'allenamento pomeridiano della Fiorentina per un leggero attacco influenzale, si e' invece regolarmente presentato. E' arrivato al campo sportivo insieme ai compagni e al direttore sportivo Pantaleo Corvino. A San Piero sono arrivati anche l'ad Sandro Mencucci e il vicepresidente della societa' Mario Cognigni. Proprio Corvino ha ufficializzato l'esistenza della richiesta: ''Ho ricevuto un'offerta ufficiale da parte della Roma. E' compito mio e della Fiorentina incontrare societa' che fanno richieste. Per i giocatori vicini ai trent'anni, se sono scontenti e chiedono di andare via, dobbiamo prendere in considerazione le offerte e parlarne concretamente''.

martedì 22 luglio 2008

"Juve tutta muscoli? A noi mediani piace"

Furino, Benetti e Marocchi promuovono i bianconeri: "Altro che poca qualità, uno come Poulsen sarà utilissimo". E "Furia" sta con Ranieri: "La squadra si è rinforzata in maniera organica, nessuno sulla carta ha fatto meglio e sarà un’assoluta protagonista dello scudetto"
Christian Poulsen, 28 anni, in allenamento. LaPresse
Christian Poulsen, 28 anni, in allenamento. LaPresse
VINOVO (Torino), 22 luglio 2008 - Puoi vivere da mediano e vincere otto scudetti. Basta chiedere a Giuseppe Furino, il Mediano della Juventus. Storie di mastini da centrocampo, mica di "abbaialuna". Da Giuseppe Furino a Romeo Benetti, da Massimo Bonini ad Antonio Conte. Ora dicono: “Questa Juventus è una squadra compatta, ben costruita, ha un centrocampo solido e lotterà per lo scudetto”. Il giudizio è unanime, la Juventus dei mediani farà strada. E’quella che in mezzo potrà contare (anche) sul neoarrivo Christian Poulsen, sull’ulteriore crescita di Mohamed Sissoko e sulla continuità di Cristiano Zanetti. “Perché a me questa storia della quantità e della qualità mi pare tutta una baggianata”. Eccoci, Furino va dritto al sodo, come sempre. “Questa società ha costruito una squadra di qualità, sta portando avanti un progetto vincente. Tutto il resto sono chiacchiere”.
SCOMMESSA MARCHISIO - Chiacchiere che, più o meno, si possono riassumere così: alla Juventus manca un centrocampista di qualità. Furino rilancia: “Primo: non è vero. Come si fa a dire che non cè qualità dove ci sono campioni come Del Piero, Camoranesi, Nedved, Trezeguet e via così. Secondo: la Juventus che vince ha sempre un progetto alle spalle, oggi come ieri. Allora io vado oltre, la squadra di Ranieri si è rinforzata in maniera organica, nessuno sulla carta ha fatto meglio e sarà un’assoluta protagonista dello scudetto”. Non resta che fare il solito paragone, roba del tipo: chi sarà il nuovo Furino? Altre chiacchiere, il Mediano taglia corto: “Non esistono paragoni così. A me piace molto Zanetti e credo nelle grandi potenzialità di Marchisio. Lui, De Ceglie e Giovinco non sono più semplici scommesse”.
I MODELLI - Juve di lotta e di scudetto, come quella di Trapattoni, che nel 1976-77 vinse lo scudetto e la coppa Uefa. Con Causio sulla fascia destra, Tardelli e Furino. E con Benetti, altra vita da mediano: “Non so se quella squadra ci assomigliasse davvero, forse sì, ma il calcio è cambiato. Questa Juventus è solo mascherata, lotterà al vertice in campionato e in Europa. Ha un centrocampo solido, capace di offrire copertura alla difesa e appoggio all’attacco. Questo è stato il segreto di tante vittorie bianconere”. Poi il “ruvido” Benetti promuove il “ruvido” Poulsen: “Anche lui viene ricordato solo per certi episodi, trascurando tutto il resto. E´ un ottimo mediano, tattico, uno da Juventus. E poi è un nordico, rispetterà le decisioni dell’arbitro, senza tutte quelle fastidiose proteste”. Insomma, l’entusiasmo è contagioso. Juve di lotta e di scudetto. La pensa così pure Giancarlo Marocchi, uno che in bianconero ha fatto (e vinto) un po’di tutto. Uno dai piedi troppo fini per fare il mediano, ma pur sempre uno “sgobbone”da centrocampo. Ora spiega: “La Juventus mi piace, il suo centrocampo è solido, poi la differenza la farà l´attacco. Mi piace molto Sissoko, dovrà crescere ancora, ma ha caratteristiche simile a quelle di Vieira”. La solita storia: l´elogio del mediano.
Giampiero Timossi Gazzetta.it

venerdì 18 luglio 2008

In 40mila per Ronaldinho


Il nuovo acquisto rossonero si presenta: "È un momento speciale della mia carriera, essere qui è un sogno. Io e Kakà? Daremo allegria, è tra i più forti al mondo". E alle 21.15 lui e Galliani firmano in diretta tv il contratto arrivato da Barcellona. Il saluto dei tifosi si trasforma in una grande festa con San Siro mezzo pieno.
MILANO, 17 giugno 2008 - Maglia del Milan indosso, le sue immagini sportive più spettacolari che sono appena passate sullo sfondo. Al suo fianco c'è Galliani. La conferenza stampa di presentazione di Ronaldinho comincia alle 20.44.
Galliani parla di "Un sogno che si realizza. Non avevamo mai corteggiato così tanto un giocatore. Il presidente Berlusconi è "innamorato" di lui. Dopo 3 anni finalmente ce l'abbiamo fatta. Insieme a quella di Rijkaard è stata la trattativa più difficile per me. Ha superato brillantemente gli esami medici, qualunque tipo di esame. Abbiamo portato qui un grandissimo campione. Se dovrà tagliarsi le treccine? Se Berlusconi non lo ha chiesto a Gullit non credo che lo chiederà a lui".
COLPO DI SCENA - Alle 21.15 Galliani firma il contratto di acquisto con il Barcellona in diretta tv su Milan Channel. Poi è il turno di Ronnie. Quindi si scambiano un "cinque" alto. È fatta. Per Galliani: "L'amore ha trionfato".
ANCELOTTI - "Deve fare quello che ha già fatto alla grande negli anni passati. Niente di più. Il Trecante? È la via di mezzo tra il trequartista e l'attaccante".
RONNIE - "È un momento speciale della mia carriera. Tutti i giocatori sognano di giocare nel Milan. È un'emozione speciale, spero di regalare allegria a tutti i tifosi. Il Barcellona? È stato un bel periodo, abbiamo vinto trofei importanti, ma dopo qualche recente delusione abbiamo pensato di comune accordo di separarci. Qui raggiungerò altri grandi obiettivi".
KAKA' - Sarà divertente giocare con Kakà. È tra i più forti del mondo. E poi è un amico, anche in nazionale abbiamo giocato bene insieme.
IL NUMERO - "Non è ancora deciso".
FORMA - "Se posso giocare 40-45 partite con il Milan? Sì, certo, sono in buone condizoni fisiche".
GIOCHI - "Il Brasile nel calcio non ha mai vinto l'Olimpiade, sarà importante giocare per me. È un accordo che avevo già preso prima di venire al Milan. Non credo che ritarderà il mio inserimento qui, perchè conosco già alcuni giocatori".
TIFOSI- Li ringrazio per come mi hanno accolto. È uno stimolo in più per fare bene. Cercherò di regalare loro allegria".
SERIE A - È tra i campionati più competitivi al mondo. Ma credo che andrà tutto bene".
DERBY - "Penso a tutte le partite. Sono tutte importanti".
VITA PRIVATA - Quanto incide la vita privata sul rendimento in campo? Io ho sempre condotto una vita regolare. E continuerò così".
CHAMPIONS - "Chi come me ha giocato questa competizione ne conosce l'importanza. Il mio obiettivo è di tornare a giocarla con il Milan".
PROSPETTIVE - "Arrivo con l'idea di vincere. Mi sento molto più in maturo rispetto al passato, ma ancora giovane. Conto sulla fiducia di tutto l'ambiente".
Alle 21.23 il rompete le righe. Ora il palcoscenico diventa San Siro. E Ronnie potrà esprimersi senza i problemi linguistici (in conferenza era aiutato da un'interprete): palla al piede. Gli verrà tutto naturale.
SAN SIRO - Capitolo secondo della serata. Allo stadio.
Sono venuti in 40.000 per vederlo in campo. Lui saluta Demetrio Albertini, in collegamento tv. Ripete come un ritornello la parola "allegria". Che gli si legge in faccia.
PANCIA - La pancia non c'è più e lui si tira su la maglia rossonera (niente giacca nè cravatta) e lascia trasparire addominali non scolpiti ma rassicuranti.
IN CAMPO - Alle 21.46 l'ingresso nello stadio. Accolto dal boato degli spettatori. Luci, fuochi, effetti speciali. Ci saranno pure sfilate stile carnevale brasiliano. E addirittura i fuochi d'artificio. Che protraggono la festa fino alle 22.30.
PAROLE - Il suo saluto ai nuovi supporters, in italiano: "Buonasera, grazie a tutti, forza Milan". Poi saluta con naturalezza i bambini seduti sull'erba di San Siro. E fa il giro dello stadio, omaggiando i vari settori. Poi i palleggi al centro del campo, uno spettacolo nello spettacolo. Quindi un ringraziamento ai tifosi, accorato, in portoghese. Molto umano, nulla di extraterrestre. Concluso da "un grazie mille". E una promessa "Farò di tutto per regalarvi tanta gioia".


gasport
tratto da gazzetta.it

mercoledì 16 luglio 2008

Giornalisti sportivi? Asini


Giornalisti sportivi? Asini
Oronzo Canà lancia la sua ultima bomba: «È mai possibile che gente pagata per fare questo lavoro non sappia nemmeno il regolamento del calcio?». L'arrivederci ai lettori di Libero.it. L'allenatore ci lascia per un incarico prestigioso...

Carissimi lettori, eccomi qui a rispondere alle vostre domande e ai vostri commenti. Stavolta m’avete mandato soprattutto commenti sul film e avete fatto bene, anche se qualcuno tanto tenero non è stato, porca puttèna.
Ma tra le tante critiche, positive o negative che siano, m’è arrivèta una domanda di quelle che fanno tremare le poltrone. Ve la scrivo papèle papèle così come è stata scritta: “Grande Oronzo, secondo te i giornalisti televisivi sono in grado di fare il loro lavoro? Non sono troppo asserviti alle grandi squadre? Non sono troppo modesti come opinionisti, specialmente gli ex calciatori? Secondo me quelli bravi (e solo loro) dovrebbero limitarsi a fare il commento delle partite”. Effettivamente qualche giornalista televisivo, e mi riferisco ai canali nazionèli e satellitèri, ogni tanto mi fa ribollire le viscere e mi si contorce l’intestino tenue.

Faccio l’esempio di queste ultime due domeniche, a proposito degli arbitrèggi che hanno accompagnato le partite dell’Inter. Premetto che ne ho parlato sul mio blog in un post specifico “Arbitri e terzo tempo” su Bizonacana. Comunque sia sul colpo di testa e successivo fallo di mani di Couto ho sentito le opinioni più disparate, tant’è che passando da una trasmissione all’altra non c’ho capito più un ghèzzo. Chi diceva che il regolamento parla chiaro e che rigore ed espulsione erano sacrosènti, chi sosteneva che il rigore non c’era e tanto meno l’espulsione. A complicare le cose ci si sono messi Gussoni e Cocciapelèta Collina, rispettivamente presidente dell’AIA (associazione arbitri italiani), e designatore unico: uno dice che il rigore l’avrebbe dato e l’altro che invece non se ne parla nemmeno. Ma insomma, a chi dobbiamo dare retta? È mai possibile che gente pagata per fare questo lavoro non sappia nemmeno il regolamento del calcio? Come diceva Totò: “Mah!”

Tornando ai giornalisti, c’è da dire che anche la domenica successiva s’è scatenata una polemica sull’espulsione di Cesar. È inutile che dico che anche qui i pareri sono stati i più discordi: non c’era nemmeno il fallo; il fallo c’era ma era veniale; era da ammonizione; era da espulsione diretta; era da carcere a vita. Il mio amico Aristarco Bottasecca si sta disamorando del calcio, dice. In particolare lui s’è seccato molto quando alla RAI, durante una partita di coppa Italia l’opinionista, un ex calciatore di cui non faccio il nome perché è un mio amico ed un’ottima persona, ex difensore di Genoa, Inter, Milan e Roma, ha detto che è normale che un difensore sullo slancio possa assestare un calcio in testa all’avversario e sfregiargli la fronte. Siccome la partita Aristarco la stava guardando assieme al nipotino di 8 anni, ha deciso di spegnere la televisione e di trovare maniere più educative per intrattenere il bambino.
Quindi porca puttèna, stateci attenti, giornalisti! Sennò vi spezziamo la noce del capocollo e poi pure noi spegniamo la TV!

Ah, lo sapete come si chiama il lettore che m’ha fatto questa domanda? Si chiama Soppressata. Madonnina Benedetta dell’Incoronèta… che nome disgrazièto. Secondo me me lo fate apposta per farmi ingazzère.
Un caro saluto a tutti e mi sa che per un po’ non ci sentiremo, perché mi hanno dato un incarico prestigioso di cui non posso ancora anticipare nulla. È stato veramente un piacere passare questi due mesi con voi… e speriamo di poterci risentire presto. Ma comunque continuatemi a scrivere, prima o poi vi risponderò.
Il vostro Oronzo Canà.
tratto da liberonews

Ronaldinho-Milan, e' quasi fatta



Accordo per 18, 5 mln piu' bonus legati alle prestazioni

(ANSA) - MILANO, 15 LUG - Manca la conferma ufficiale, ma al Milan si preparano all'annuncio dell'approdo di Ronaldinho in rossonero. L'intesa con il Barcellona sarebbe stata raggiunta a meta' pomeriggio, a conclusione dell'incontro a pranzo fra Galliani e Laporta: l'accordo sarebbe stato trovato su una cifra attorno ai 18,5 milioni di euro piu' i bonus legati alle prestazioni. E' possibile che gia' in serata Ronaldinho arrivi a Milano, per la presentazione domani al raduno.
tratto da libero news

martedì 15 luglio 2008

Ronaldinho, fra 3 giorni il futuro


Pausa di riflessione decisa da Laporta e dal manager De Assis

MILANO, 14 LUG - Per conoscere il destino di Ronaldinho bisognera' ancora aspettare due-tre giorni. Lo hanno deciso Laporta e il fratello-manager del brasiliano, Roberto De Assis. Quest'ultimo ha incontrato oggi l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, e si e' detto entusiasta dell'esito del colloquio. Ma il Barcellona ha ancora bisogno di argomenti convincenti per dire il suo si' al Milan e rinunciare all'offerta di 32 milioni di euro del Manchester City (dove comunque Ronaldinho non ha alcuna intenzione di andare). Il club rossonero si sarebbe mantenuto sulla sua offerta di 10 milioni immediati al Barca, piu' un 'bonus' commisurato ai risultati che il club otterrebbe con Ronaldinho nelle prossime due stagioni.

Intanto il giocatore e' rientrato a Barcellona, proveniente dal Brasile: non ha rilasciato dichiarazioni e quindi non si sa se si sottoporra' alle visite mediche che il club blaugrana ha previsto per domani.
tratto da liberonews Foto:© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati

venerdì 11 luglio 2008

Storari alla Fiorentina, Kharja torna a Siena


Il portiere arriva in prestito dal Milan. Il centrocampista marocchino torna in bianconero a titolo definitivo. Ufficiali le cessioni in comproprietà di Dessena e Cigarini: il primo andrà alla Samp, il secondo all'Atalanta. Asamoah al Rennes. Il procuratore di Ferrari: "Decisione imminente". Fiorentina-Do Prado: contratto rescisso.

MILANO, 11 luglio 2008 - La Fiorentina ha definito il settimo acquisto stagionale: si tratta del portiere Marco Storari, 31 anni, che arriva in prestito dal Milan. Il giocatore è atteso a Firenze nelle prossime ore per le visite mediche e la presentazione, dopodichè si aggregherà al gruppo in ritiro da domani a Castelrotto, in Alto Adige.
KHARJA - Il Siena ha formalizzato l'acquisto a titolo definitivo dal Piacenza di Houssine Kharja. Il centrocampista, arrivato nel club toscano lo scorso gennaio, ha disputato con la maglia bianconera 15 gare segnando 3 gol. Kharja ha firmato un contratto quinquennale.
ASAMOAH - Gyan Asamoah è il nuovo attaccante del Rennes. Lo ha reso noto il club francese attraverso il proprio sito, dove precisa di aver ingaggiato l'ormai ex giocatore dell'Udinese per i prossimi quattro anni. Ai friulani dovrebbe andare una cifra vicina agli otto milioni di euro.
FERRARI - Corci, procuratore di Matteo Ferrari, in cerca di una squadra dopo la scadenza del suo contratto con la Roma, fa sapere dai microfoni di Radio Kiss Kiss che una decisione sul futuro del difensore è imminente. "Matteo è tra i migliori difensori italiani in circolazione. L'Inter? Sì, in passato c'è stato un interessamento. Entro 3-4 giorni Ferrari definirà il suo futuro, la sua prossima destinazione".
DESSENA & CIGARINI - Ufficale il cambio di maglia della coppia di centrocampisti del Parma, al momento in ritiro con la Nazionale olimpica di Donadoni. Dessena passa alla Sampdoria e Cigarini all'Atalanta, entrambi in comproprietà.
ZAMPAGNA - "Non ci sono possibilità che si chiuda a breve la trattativa che porterebbe Zampagna al Bologna. Piace ad Arrigoni ed al club e sarebbe una grande soddisfazione per lui approdare in una grande piazza come quella bolognese, ma credo che al momento il club felsineo valuti un ampio ventaglio di attaccanti". Così Urbani, procuratore dell'attaccante del Vicenza, a Radio Kiss Kiss.
DO PRADO - La Fiorentina ha rescisso oggi il contratto con il centrocampista brasiliano Guillherme Do Prado, reduce da esperienze nello Spezia e nel Mantova. La decisione è stata presa consensualmente: l'accordo tra il club viola e Do Prado sarebbe scaduto nel giugno 2009.
SERENI - Matteo Sereni sposerà il Toro a vita. Il portiere granata, attraverso la moglie-procuratrice Silvia, sta concludendo la trattativa con il presidente Cairo per allungare il contratto fino al 2011 con un adeguamento di stipendio portato a 750 mila euro a stagione. Intanto il suo vice sarà Alex Calderoni, che il Toro pesca dal Treviso: per lui è pronto un biennale.
gasport
tratto da www.gazzetta.it

Finalmente, grazie alla cessione di Amantino Mancini, la Roma ha i soldi necessari per poter assicurarsi il grande attaccante richiesto da Spalletti. E se si allontana Adrian Mutu, sempre più ficino al rinnovo con la Fiorentina, si avvicina sempre più Julio Baptista. I requisiti per il passaggio in giallorosso de "La Bestia" ci sono tutti; c'è la volontà del giocatore, c'è la disponibilità del Real, con cui i rapporti sono tra l'altro ottimi, a cederlo, e c'è il gradimento di Spalletti. Si tratta di limare ulteriormente la richiesta del club spagnolo, che dai 15 milioni iniziali intanto è scesa a a 12.
tratto da tuttomercatoweb.com di Marco Gori

giovedì 10 luglio 2008

Cristiano Ronaldo: Blatter sta con il Real 'Il Manchester lo lasci libero'


Il presidente della Fifa Joseph Blatter si schiera con il Real Madrid nella querelle con il Manchester per il contratto di Cristiano Ronaldo. E' una presa di posizione clamorosa e senza precedenti quella del gran capo del calcio mondiale: "Sono sempre dalla parte dei calciatori, se vogliono andarsene e' giusto che il club li lasci andare - ha detto interpellato sulla vicenda Ronaldo - se non si sente piu' a proprio agio, non va bene ne' per il giocatore ne' per il club". Blatter ha azzardato anche una metafora piuttosto pesante: "Credo che, nei trasferimenti di oggi, ci sia una forma di schiavismo, comprare i giocatori qui e la' per poi rivenderli. Stiamo cercando di intervenire, perche' un giocatore dovrebbe essere libero di andarsene, pagando il proprio contratto".

Dalla Spagna sono sicuri. Solo se Cristiano Ronaldo punterà i piedi l'affare andrà in porto. "Il Manchester sa che Cristiano Ronaldo vuole andarsene, però fin quando il giocatore non comunicherà ufficialmente le sue intenzioni l'affare non si sbloccherà", ha dichiarato a Marca una fonte coinvolta nella trattativa. Secondo As, il giocatore si sarebbe finalmente deciso a prendere l'iniziativa. "Tranquilli, mi incarico io di tutto", avrebbe detto ai dirigenti del Real.
tratto da calciomercato.com

Lampard vuole l'Inter: rottura con Scolari


Frank Lampard si prende sempre le sue responsabilità, in campo e fuori. Tira i rigori decisivi e, se serve, rompe con l'allenatore appena arrivato. Con Felipe Scolari è finita prima di cominciare: si sente tradito, il centrocampista-goleador, e dice "basta" con il Chelsea. Adesso vuole soltanto l'Inter. Vuole Mourinho. Sentimento ricambiato. Le versioni sul "caso", la sua e quella di Scolari, sono diametralmente opposte: in ogni caso sarà difficile per Roman Abramovich e l'a.d. Peter Kenyon convincerlo a restare a Londra.
LA CONFERENZA - Martedì in conferenza a Londra sembra tutto risolto. Scolari dice: "Ho parlato lunedì con Lampard per spiegargli quanto lo ammiri come uomo e come giocatore. Gli ho detto che lo vorrei al Chelsea, lui mi ha riposto che gli piacerebbe restare a lungo. Ci sono solo alcuni aspetti da mettere a posto". Per la verità il manager del giocatore, Steve Kutner, suggerisce toni meno da libro Cuore e ieri sbotta: "Il Chelsea ha messo Frank in una situazione insostenibile. Lui ha detto a Scolari che gli piacerebbe finire la carriera al Chelsea, ma con il contratto che gli è stato proposto ciò è impossibile". Si capisce che qualcosa non quadra, che la conversazione non è andata come sostiene Felipone.
IL RETROSCENA - La verità è un'altra. Lampard e Scolari si parlano una settimana fa, prima dell'insediamento a Stamford Bridge del nuovo tecnico. Il centrocampista chiede d'andar via, all'Inter. Considera chiuso il bellissimo capitolo al Chelsea. Il portoghese gli risponde più o meno: Frank, ho bisogno di te, vorrei che restassi ma non posso trattenerti, se prendiamo Deco sarai libero d'andar via. Deco è agganciato, giocherà nel Chelsea, e così Lampard si sente al riparo da sorprese. È in contatto continuo con José Mourinho che lo aspetta per disegnare il nuovo centrocampo dell'Inter. Invece Scolari cambia improvvisamente strategia.
IL DIETROFRONT - La situazione precipita lunedì, ventiquattr'ore prima della conferenza. Scolari comunica a Lampard la novità: resta al Chelsea. Il leader dei Blues è furibondo, urla "bugiardo" al tecnico, decide di lasciare: "Non posso più restare al Chelsea. Non posso lavorare con un allenatore che mi mente il primo giorno. È finita". Ed è anche peggio quando Lampard ascolta incredulo le parole di Scolari a Cobham. E adesso?
AVANTI INTER - Adesso Lampard è molto più vicino all'Inter, tanto che ieri Beppe Baresi, vice di Mourinho, ha detto: "Credo che la trattativa sia ancora aperta malgrado il primo rifiuto del Chelsea a trattare". Difficile che i Blues possano schierare un giocatore che ha litigato con il tecnico, non ha più voglia di restare, e tra un anno sarà libero a parametro zero. Però è probabile che Kenyon voglia monetizzare il più possibile la voglia matta di Mourinho e Massimo Moratti per un fuoriclasse che, anche a trent'anni, può garantire un salto di qualità decisivo.
BRACCIO DI FERRO - E proprio attraverso questo diaframma andrebbero lette le ultime parole di Kenyon ieri sul sito del club: "La situazione è in divenire. Abbiamo sempre detto che vogliamo tenere Frank e gli abbiamo fatto un'offerta che è ancora sul tavolo. Frank è sotto contratto e ha ancora un anno prima della scadenza. Speriamo di poterci accordare, ma se ciò non sarà possibile lo tratterremo anche se lo perderemo a parametro zero. Se arriverà una nuova offerta, sarà respinta".
tratto da tuttomercatoweb.com di Gianluigi Longar

Juventus, conferme dalla Germania per Tiago

Potrebbe non essere finita la spesa in Italia per il Wolfsburg. Pare infatti che il nuovo obiettivo del club di Felix Magath sia il centrocampista portoghese della Juventus Tiago. Il lusitano, acquistato dal Lione la scorsa estate per 13 milioni di euro, nonostante la stagione negativa mantiene un buon mercato, tanto che anche il Borussia Dortmund si sarebbe mosso per il suo acquisto con la società bianconera.
tratto da tuttomercatoweb.com di Gianluigi Longar

L'Arsenal apre per Adebayor Il Milan è pronto a trattare


L'annuncio di Galliani: «La sua prima scelta siamo noi»

MILANO — Adriano Galliani prende tutti in contropiede all'ora di cena. Mentre i tifosi rossoneri rinnovano le contestazioni perché l'Inter rimane lontana e i più insistono sull'ipotesi del brasiliano Ronaldinho in prestito come unica àncora di salvezza per la campagna acquisti del Milan, l'amministratore delegato regala «un piccolo scoop», una grande novità che muta le prospettive di mercato. «Mi è arrivata — annuncia, soddisfatto, ospite dell'emittente milanese Antenna 3 — una lettera dell'Arsenal, che dice ‘‘Facendo seguito alla nostra comunicazione del 13 giugno scorso, che informava che non eravamo disposti a trattare per Adebayor, adesso vi diciamo che siamo disponibili a trattare. Se v'interessa ancora fatevi vivi''». «Per Adebayor — ha proseguito Galliani — il problema economico era il secondo in ordine d'importanza. Perché se una società ti dice che non è disposta a trattare il problema non si pone neppure. Adesso abbiamo superato il primo ostacolo. Se Adebayor decide di andare via vuole sicuramente il Milan. Ma è chiaro che se dovesse arrivare un'offerta irrinunciabile dal Barcellona per lui sarebbe difficile dire di no... Ma la sua prima scelta è, però, il Milan». Se la preferenza del 24enne attaccante togolese (30 gol in 48 presenze nell'ultima stagione con l'Arsenal) per il Milan era da tempo acclarata, la disponibilità del club di Arsène Wenger, già scottato per quel Flamini accasatosi da tempo nella Milano rossonera, è la vera grande novità.

Si parlava di un Adebayor destinato a restare ancora con la maglia dei Gunners. E invece il club inglese ha dovuto incassare il no del giocatore all'ipotesi di rinnovo di contratto (che scade nel 2010). La punta togolese, in cima ai desiderata di Carlo Ancelotti per comporre l'attaco con Kaká e Pato (con Inzaghi e Borriello alternative all'occorrenza), ha sparato alto, probabilmente per potersi liberare e trasferirsi dove ha scelto d'andare: 7,5 milioni la sua richiesta contro i 2,5 attuali e i 4, massima cifra cui la dirigenza londinese era disposta ad arrivare. L'attaccante, miglior giocatore africano nel 2007, l'aveva detto anche recentemente a Vienna durante una kermesse organizzata da uno sponsor, e ripetuto: «A Londra mi trovo bene: il club è come una grande famiglia, ma io voglio riflettere bene». In tasca, o meglio sulla parola, l'accordo (5 milioni netti per 5 anni) con il Milan, sponda prescelta, anche se senza Champions, per una nuova sfida europea. Dopo quelle di Metz, Monaco (tornò in Togo deluso per l'esperienza negativa) e Londra (la sua consacrazione). Il Milan deve ora trovare l'accordo con l'Arsenal. «La nostra offerta (tra i 30 e i 35 milioni, ndr), che all'Arsenal non andava bene, non cambierà», avverte Galliani. Ma se i Gunners sono tornati a Canossa rispondendo al fax — uno dei tanti che stanno correndo in quest'estate tra Milano e Londra — evidentemente le parti si possono avvicinare. Complice, soprattutto, la volontà determinante del giocatore. «C'è tempo fino all'1 settembre», avverte il temporeggiatore Galliani, che strizza ancora l'occhio a Ronaldinho («Tra lui e i nostri tifosi c'è grande feeling») e si diverte a mischiare le carte: «Oltre ad Adebayor c'è un mister X e anche un mister Y. Pavlyuchenko è la Y. I nomi per mister X? Drogba, Shevchenko, chi lo sa...». «Al momento — ha specificato l'a.d. rossonero — nella nostra squadra, fatta per dieci undicesimi, in attacco abbiamo Borriello o Inzaghi. Borriello? Rimarrà anche in caso di arrivo di Adebayor». Ipotesi, ora, molto più probabile.

Roberto Stracca tratto da corriere.it

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