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lunedì 10 novembre 2008

Champions, Del Piero schiaccia il Real: doppietta al Bernabeu



Finisce con tutto il Bernabeu, in piedi, ad applaudire il talento e la dedizione di Alex Del Piero. La sensazione è quella di un applauso alla carriera oltre che all'ennesima gara straordinaria del capitano bianconero. La soddisfazione di poter dire, tra qualche anno, di averlo visto giocare dal vivo. Intanto con la bella vittoria di Madrid, alla Juve riesce ciò che non è riuscito all'Inter. La squadra di Ranieri si qualifica in anticipo per potersi dedicare alla rincorsa sul Milan in campionato. Due, le splendide perle di Pinturicchio. Tutta sua la vittoria. Ma la squadra c'è, c'è tutta e si finisce persino col dimenticare che all'appello mancano fior di titolari, Trezeguet e Buffon in testa.

Certo il Real non è apparso irresistibile, soprattutto in difesa, e la direzione arbitrale non è stata delle più casalinghe. Ma sono proprio queste le partite da vincere. I padroni di casa partono con il minimo accelerato raggranellando una serie di corner senza riuscire a sfruttarli al meglio. Troppo prevedibili le palle che superano la trequarti. E i bianconeri sono in agguato, pronti a sfruttare il primo grossolano errore degli spagnoli. E'il 17': Guti sbaglia tutto e serve Marchionni, che imbocca Del Piero. Il capitano supera Heinze e Cannavaro prima di sorprendere Casillas con il gol del vantaggio. Balbettante la risposta del Real che, con Sergio Ramos butta al vento un gol già fatto. Van Nistelroy ci prova dal limite, ma è ancora la Juve a rendersi pericolosa con Amauri che però conclude addosso al portiere. Il finale di tempo è ancora occasione di rimpianto per le ‘merengues' , ancora con Ramos che sbaglia l'inzuccata.

Sempre approssimativi gli spagnoli nella ripresa. E ancora pasticcioni nel piazzamento della barriera sulla punizione con la quale Del Piero, al 21', regala e si regala un sogno. Il Real si mangia le mani e prova a recuperare la serata aggredendo gli spazi e approfittando del leggero calo fisico degli uomini di Ranieri. Higuain, appena entrato, manca di un soffio l'aggancio su cross di Drenthe. Grandi proteste per un fallo di mano in area di Legrottaglie su tiro di Van Nistelrooy che l'arbitro reputa involontario. Prima di lasciare la scena Del Piero prova con una girata il colpaccio della tripletta ma non è fortunato. Particolare che non può scalfire, comunque, una serata magica. Nell'altra gara del girone altra vittoria in trasferta dello Zenit sul Bate Borisov per 2-0. In classifica guida la Juve a 10 punti, che nelle prossime gare punterà a chiudere al primo posto, segue il Real a 6, a 4 lo Zenit, e chiude il Bate Borisov a 2.

Decisamente più preoccupante, dopo il pareggio col Bayern Monaco, la situazione della Fiorentina, complicata ulteriormente dalla vittoria del Lione. Eppure nulla si può imputare alla squadra di Prandelli dopo l'1-1 con il Bayern Monacose non l'unica fatale distrazione costata il pareggio di Borowski. Giocano un ottimo calcio i viola, e dominano prendendo a pallonate il portiere tedesco, miracoloso in almeno due occasioni su Gilardino. Peccato per la classifica, e peccato soprattutto per lo splendido gol di Mutu che avrebbe meritato di sigillare ben altra impresa. Invece in testa al girone ci sono Bayern e Lione con otto punti, con la Fiorentina sconsolata a 3, e lo Steaua fuori gioco con un solo punto.

Il rumeno rompe gli indugi dopo 11' con una gran botta al volo su cross di Zauri dalla destra. Una sassata che regala illusioni ed energia positiva ai viola che non si siedono certo sugli allori ma continuano a premere cercando con costanza le due punte di diamante Mutu e Gilardino supportate da un grande lavoro del centrocampo. Il ritmo partita è alle stelle perché il Bayern non sta a guardare pur faticando a tenere il passo dei gigliati. Podolski e Klose non non hanno vita facile e non trovano varchi per presentarsi indisturbati davanti a Frey. Ribery fa un grande lavoro ma la linea di frontiera imposta dalla difesa della Fiorentina è troppo lontana da quella di porta Santana crossa per Gilardino al 26' chiamando per la prima volta Rensing al miracolo.

Tedeschi pericolosi in contropiede al 41' con un tiro di Schweinsteiger che finisce sull' esterno della rete. E rieccolo, Rensing, in uscita disperata ancora su Gilardino. E' l'inizio della fine. Il tabellone intanto annuncia il vantaggio del Lione sulla Steaua. Ci provano i viola a continuare a fare la partita e crea palle gol su palle gol. Ma è Frey a dover intervenire con la prima parata al 24', su tiro di Podolski. La formazione di Klinsmann prende coraggio e al 33' approfitta dell' unica ingenuità della difesa viola: Ribery serve Borowski e alla fine, a festeggiare il pareggio, è il Bayern, forte di una classifica che suona come cassazione anticipata.
tratto da ilsole24ore.com

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