menù google

martedì 29 luglio 2008


Il direttore tecnico: "Credo che il centrocampista del Porto possa arrivare a breve nel nostro club, oggi sarà un giorno importante per lo sviluppo della trattativa". Ma il consulente di mercato Oriali: "Muntari è l'ultimo acquisto, ora sfoltiamo la rosa"

OPORTO (Por), 28 luglio 2008 - L'Inter è a un passo da Ricardo Quaresma. Ad ammetterlo, in un'intervista concessa al quotidiano portoghese Correio da Manha, è il direttore dell'area tecnica nerazzura, Marco Branca. "Si sa che l'Inter è interessata a Quaresma, ma lui è ancora un giocatore del Porto - ha dichiarato - . In ogni caso, credo che possa arrivare a breve nel nostro club, oggi sarà un giorno importante per lo sviluppo della trattativa". Josè Mourinho, quindi, dopo Mancini e Muntari, potrebbe presto essere accontentato con uno dei suoi pupilli. "Il nostro interesse per Quaresma è pubblico, lo ha ammesso persino Mourinho, ma dobbiamo aspettare - avverte Branca - Entro la fine della settimana però potremmo risolvere la questione".
LE CIFRE - Il dirigente nerazzurro non si è sbilanciato però sulle cifre dell'affare. "Tutto a suo tempo", ha chiosato, ma pare che il club nerazzurro chiuderà per un prezzo vicino ai 20-25 milioni di euro. Secondo il Correio da Manha l'affare verrà concluso quanto prima grazie anche all'inserimento di una clausola, che garantisce al Porto il 25% su un'eventuale futura cessione dell'esterno lusitano. "Il Porto non molla, ma Quaresma è determinato ad andare via - assicura una fonte vicina al club portoghese - . Pensa già a un futuro lontano da qui".
ORIALI - Da registrare però, in questo quadro, la presa di posizione del consulente di mercato Gabriele Oriali, secondo il quale il mercato dell'Inter è chiuso sul fronte degli arrivi, e ora bisognerà sfoltire la rosa con "qualche addio doloroso". Proprio oggi Oriali ha fatto il punto della situazione alla luce anche delle esigenze manifestate dal tecnico Josè Mourinho: "Quello di Muntari è l'ultimo acquisto ora si lavorerà per ridurre la rosa che Mourinho vuole di 25 elementi inclusi i 3 portieri".
gasport
tratto da gazzetta.it

mercoledì 23 luglio 2008

VASCO DE GAMA CONFERMA, 16ENNE COUTINHO A INTER PER 3,8 MLN


VASCO DE GAMA CONFERMA, 16ENNE COUTINHO A INTER PER 3,8 MLN

RIO DE JANEIRO - Il Vasco de Gama ha confermato ufficialmente di aver ceduto all'Inter la 'stella' del suo vivaio, il 16enne Philipe Coutinho, ennesimo 'ragazzo prodigio' del calcio brasiliano di cui si parla molto bene già da due anni.

Il vicepresidente del club carioca Manuel Fontes, intervistato dall'agenzia di stampa brasiliana Estado, ha spiegato che "l'affare era già stato chiuso prima che noi della nuova dirigenza arrivassimo: la firma sui contratti è stata messa, dal ragazzo e dai suoi genitori, il 17 giugno scorso".

Fontes ha anche spiegato che per il 16enne Coutinho il presidente nerazzurro Massimo Moratti si è impegnato a pagare 3,8 milioni di euro, in tre rate annuali "ognuna delle quali da pagare entro luglio". Coutinho, essendo minorenne, resterà in Brasile, nel Vasco (con la formula del prestito), fino al 30 giugno 2010, poi essendo diventato nel frattempo maggiorenne si trasferirà a Milano.

Ma la tifoseria del Vasco è in fermento per la cessione del giovane campione, e ciò sta creando problemi al nuovo presidente, l'ex centravanti dello stesso Vasco Roberto 'Dinamite', nonostante questi sia un'autentica bandiera della squadra fondata dalla colonia portoghese di Rio.

Intanto Dentinho del Corinthians, un altro giovane attaccante seguito a lungo dall'Inter nei mesi scorsi tramite un agente Fifa italiano emissario dei campioni d'Italia in Brasile, continua a mettersi in luce e ieri ha segnato due gol nella partita della serie B brasiliana che la sua squadra ha pareggiato per 2-2 contro il Cearà. In Brasile si dice che presto l'Inter concluderà l'acquisto di Dentinho, lasciandolo anche lui in prestito per un anno o due nella sua attuale squadra.
tratto da liberonews

Tifosi Fiorentina fischiano Mutu


Tifosi Fiorentina fischiano Mutu
L'eventuale cessione alla Roma provoca malcontento

(ANSA) - FIRENZE, 22 LUG - L'esistenza di un'offerta della Roma per Adrian Mutu ha provocato reazioni tra i tifosi viola presenti all'allenamento a San Piero a Sieve. Quando la punta romena e' entrato in campo, una parte dei tifosi ha rivolto fischi contro di lui mentre altri hanno applaudito il giocatore che si e' voltato per salutarli. Mutu, che in un primo tempo non doveva partecipare all'allenamento pomeridiano della Fiorentina per un leggero attacco influenzale, si e' invece regolarmente presentato. E' arrivato al campo sportivo insieme ai compagni e al direttore sportivo Pantaleo Corvino. A San Piero sono arrivati anche l'ad Sandro Mencucci e il vicepresidente della societa' Mario Cognigni. Proprio Corvino ha ufficializzato l'esistenza della richiesta: ''Ho ricevuto un'offerta ufficiale da parte della Roma. E' compito mio e della Fiorentina incontrare societa' che fanno richieste. Per i giocatori vicini ai trent'anni, se sono scontenti e chiedono di andare via, dobbiamo prendere in considerazione le offerte e parlarne concretamente''.

martedì 22 luglio 2008

"Juve tutta muscoli? A noi mediani piace"

Furino, Benetti e Marocchi promuovono i bianconeri: "Altro che poca qualità, uno come Poulsen sarà utilissimo". E "Furia" sta con Ranieri: "La squadra si è rinforzata in maniera organica, nessuno sulla carta ha fatto meglio e sarà un’assoluta protagonista dello scudetto"
Christian Poulsen, 28 anni, in allenamento. LaPresse
Christian Poulsen, 28 anni, in allenamento. LaPresse
VINOVO (Torino), 22 luglio 2008 - Puoi vivere da mediano e vincere otto scudetti. Basta chiedere a Giuseppe Furino, il Mediano della Juventus. Storie di mastini da centrocampo, mica di "abbaialuna". Da Giuseppe Furino a Romeo Benetti, da Massimo Bonini ad Antonio Conte. Ora dicono: “Questa Juventus è una squadra compatta, ben costruita, ha un centrocampo solido e lotterà per lo scudetto”. Il giudizio è unanime, la Juventus dei mediani farà strada. E’quella che in mezzo potrà contare (anche) sul neoarrivo Christian Poulsen, sull’ulteriore crescita di Mohamed Sissoko e sulla continuità di Cristiano Zanetti. “Perché a me questa storia della quantità e della qualità mi pare tutta una baggianata”. Eccoci, Furino va dritto al sodo, come sempre. “Questa società ha costruito una squadra di qualità, sta portando avanti un progetto vincente. Tutto il resto sono chiacchiere”.
SCOMMESSA MARCHISIO - Chiacchiere che, più o meno, si possono riassumere così: alla Juventus manca un centrocampista di qualità. Furino rilancia: “Primo: non è vero. Come si fa a dire che non cè qualità dove ci sono campioni come Del Piero, Camoranesi, Nedved, Trezeguet e via così. Secondo: la Juventus che vince ha sempre un progetto alle spalle, oggi come ieri. Allora io vado oltre, la squadra di Ranieri si è rinforzata in maniera organica, nessuno sulla carta ha fatto meglio e sarà un’assoluta protagonista dello scudetto”. Non resta che fare il solito paragone, roba del tipo: chi sarà il nuovo Furino? Altre chiacchiere, il Mediano taglia corto: “Non esistono paragoni così. A me piace molto Zanetti e credo nelle grandi potenzialità di Marchisio. Lui, De Ceglie e Giovinco non sono più semplici scommesse”.
I MODELLI - Juve di lotta e di scudetto, come quella di Trapattoni, che nel 1976-77 vinse lo scudetto e la coppa Uefa. Con Causio sulla fascia destra, Tardelli e Furino. E con Benetti, altra vita da mediano: “Non so se quella squadra ci assomigliasse davvero, forse sì, ma il calcio è cambiato. Questa Juventus è solo mascherata, lotterà al vertice in campionato e in Europa. Ha un centrocampo solido, capace di offrire copertura alla difesa e appoggio all’attacco. Questo è stato il segreto di tante vittorie bianconere”. Poi il “ruvido” Benetti promuove il “ruvido” Poulsen: “Anche lui viene ricordato solo per certi episodi, trascurando tutto il resto. E´ un ottimo mediano, tattico, uno da Juventus. E poi è un nordico, rispetterà le decisioni dell’arbitro, senza tutte quelle fastidiose proteste”. Insomma, l’entusiasmo è contagioso. Juve di lotta e di scudetto. La pensa così pure Giancarlo Marocchi, uno che in bianconero ha fatto (e vinto) un po’di tutto. Uno dai piedi troppo fini per fare il mediano, ma pur sempre uno “sgobbone”da centrocampo. Ora spiega: “La Juventus mi piace, il suo centrocampo è solido, poi la differenza la farà l´attacco. Mi piace molto Sissoko, dovrà crescere ancora, ma ha caratteristiche simile a quelle di Vieira”. La solita storia: l´elogio del mediano.
Giampiero Timossi Gazzetta.it

venerdì 18 luglio 2008

In 40mila per Ronaldinho


Il nuovo acquisto rossonero si presenta: "È un momento speciale della mia carriera, essere qui è un sogno. Io e Kakà? Daremo allegria, è tra i più forti al mondo". E alle 21.15 lui e Galliani firmano in diretta tv il contratto arrivato da Barcellona. Il saluto dei tifosi si trasforma in una grande festa con San Siro mezzo pieno.
MILANO, 17 giugno 2008 - Maglia del Milan indosso, le sue immagini sportive più spettacolari che sono appena passate sullo sfondo. Al suo fianco c'è Galliani. La conferenza stampa di presentazione di Ronaldinho comincia alle 20.44.
Galliani parla di "Un sogno che si realizza. Non avevamo mai corteggiato così tanto un giocatore. Il presidente Berlusconi è "innamorato" di lui. Dopo 3 anni finalmente ce l'abbiamo fatta. Insieme a quella di Rijkaard è stata la trattativa più difficile per me. Ha superato brillantemente gli esami medici, qualunque tipo di esame. Abbiamo portato qui un grandissimo campione. Se dovrà tagliarsi le treccine? Se Berlusconi non lo ha chiesto a Gullit non credo che lo chiederà a lui".
COLPO DI SCENA - Alle 21.15 Galliani firma il contratto di acquisto con il Barcellona in diretta tv su Milan Channel. Poi è il turno di Ronnie. Quindi si scambiano un "cinque" alto. È fatta. Per Galliani: "L'amore ha trionfato".
ANCELOTTI - "Deve fare quello che ha già fatto alla grande negli anni passati. Niente di più. Il Trecante? È la via di mezzo tra il trequartista e l'attaccante".
RONNIE - "È un momento speciale della mia carriera. Tutti i giocatori sognano di giocare nel Milan. È un'emozione speciale, spero di regalare allegria a tutti i tifosi. Il Barcellona? È stato un bel periodo, abbiamo vinto trofei importanti, ma dopo qualche recente delusione abbiamo pensato di comune accordo di separarci. Qui raggiungerò altri grandi obiettivi".
KAKA' - Sarà divertente giocare con Kakà. È tra i più forti del mondo. E poi è un amico, anche in nazionale abbiamo giocato bene insieme.
IL NUMERO - "Non è ancora deciso".
FORMA - "Se posso giocare 40-45 partite con il Milan? Sì, certo, sono in buone condizoni fisiche".
GIOCHI - "Il Brasile nel calcio non ha mai vinto l'Olimpiade, sarà importante giocare per me. È un accordo che avevo già preso prima di venire al Milan. Non credo che ritarderà il mio inserimento qui, perchè conosco già alcuni giocatori".
TIFOSI- Li ringrazio per come mi hanno accolto. È uno stimolo in più per fare bene. Cercherò di regalare loro allegria".
SERIE A - È tra i campionati più competitivi al mondo. Ma credo che andrà tutto bene".
DERBY - "Penso a tutte le partite. Sono tutte importanti".
VITA PRIVATA - Quanto incide la vita privata sul rendimento in campo? Io ho sempre condotto una vita regolare. E continuerò così".
CHAMPIONS - "Chi come me ha giocato questa competizione ne conosce l'importanza. Il mio obiettivo è di tornare a giocarla con il Milan".
PROSPETTIVE - "Arrivo con l'idea di vincere. Mi sento molto più in maturo rispetto al passato, ma ancora giovane. Conto sulla fiducia di tutto l'ambiente".
Alle 21.23 il rompete le righe. Ora il palcoscenico diventa San Siro. E Ronnie potrà esprimersi senza i problemi linguistici (in conferenza era aiutato da un'interprete): palla al piede. Gli verrà tutto naturale.
SAN SIRO - Capitolo secondo della serata. Allo stadio.
Sono venuti in 40.000 per vederlo in campo. Lui saluta Demetrio Albertini, in collegamento tv. Ripete come un ritornello la parola "allegria". Che gli si legge in faccia.
PANCIA - La pancia non c'è più e lui si tira su la maglia rossonera (niente giacca nè cravatta) e lascia trasparire addominali non scolpiti ma rassicuranti.
IN CAMPO - Alle 21.46 l'ingresso nello stadio. Accolto dal boato degli spettatori. Luci, fuochi, effetti speciali. Ci saranno pure sfilate stile carnevale brasiliano. E addirittura i fuochi d'artificio. Che protraggono la festa fino alle 22.30.
PAROLE - Il suo saluto ai nuovi supporters, in italiano: "Buonasera, grazie a tutti, forza Milan". Poi saluta con naturalezza i bambini seduti sull'erba di San Siro. E fa il giro dello stadio, omaggiando i vari settori. Poi i palleggi al centro del campo, uno spettacolo nello spettacolo. Quindi un ringraziamento ai tifosi, accorato, in portoghese. Molto umano, nulla di extraterrestre. Concluso da "un grazie mille". E una promessa "Farò di tutto per regalarvi tanta gioia".


gasport
tratto da gazzetta.it

mercoledì 16 luglio 2008

Giornalisti sportivi? Asini


Giornalisti sportivi? Asini
Oronzo Canà lancia la sua ultima bomba: «È mai possibile che gente pagata per fare questo lavoro non sappia nemmeno il regolamento del calcio?». L'arrivederci ai lettori di Libero.it. L'allenatore ci lascia per un incarico prestigioso...

Carissimi lettori, eccomi qui a rispondere alle vostre domande e ai vostri commenti. Stavolta m’avete mandato soprattutto commenti sul film e avete fatto bene, anche se qualcuno tanto tenero non è stato, porca puttèna.
Ma tra le tante critiche, positive o negative che siano, m’è arrivèta una domanda di quelle che fanno tremare le poltrone. Ve la scrivo papèle papèle così come è stata scritta: “Grande Oronzo, secondo te i giornalisti televisivi sono in grado di fare il loro lavoro? Non sono troppo asserviti alle grandi squadre? Non sono troppo modesti come opinionisti, specialmente gli ex calciatori? Secondo me quelli bravi (e solo loro) dovrebbero limitarsi a fare il commento delle partite”. Effettivamente qualche giornalista televisivo, e mi riferisco ai canali nazionèli e satellitèri, ogni tanto mi fa ribollire le viscere e mi si contorce l’intestino tenue.

Faccio l’esempio di queste ultime due domeniche, a proposito degli arbitrèggi che hanno accompagnato le partite dell’Inter. Premetto che ne ho parlato sul mio blog in un post specifico “Arbitri e terzo tempo” su Bizonacana. Comunque sia sul colpo di testa e successivo fallo di mani di Couto ho sentito le opinioni più disparate, tant’è che passando da una trasmissione all’altra non c’ho capito più un ghèzzo. Chi diceva che il regolamento parla chiaro e che rigore ed espulsione erano sacrosènti, chi sosteneva che il rigore non c’era e tanto meno l’espulsione. A complicare le cose ci si sono messi Gussoni e Cocciapelèta Collina, rispettivamente presidente dell’AIA (associazione arbitri italiani), e designatore unico: uno dice che il rigore l’avrebbe dato e l’altro che invece non se ne parla nemmeno. Ma insomma, a chi dobbiamo dare retta? È mai possibile che gente pagata per fare questo lavoro non sappia nemmeno il regolamento del calcio? Come diceva Totò: “Mah!”

Tornando ai giornalisti, c’è da dire che anche la domenica successiva s’è scatenata una polemica sull’espulsione di Cesar. È inutile che dico che anche qui i pareri sono stati i più discordi: non c’era nemmeno il fallo; il fallo c’era ma era veniale; era da ammonizione; era da espulsione diretta; era da carcere a vita. Il mio amico Aristarco Bottasecca si sta disamorando del calcio, dice. In particolare lui s’è seccato molto quando alla RAI, durante una partita di coppa Italia l’opinionista, un ex calciatore di cui non faccio il nome perché è un mio amico ed un’ottima persona, ex difensore di Genoa, Inter, Milan e Roma, ha detto che è normale che un difensore sullo slancio possa assestare un calcio in testa all’avversario e sfregiargli la fronte. Siccome la partita Aristarco la stava guardando assieme al nipotino di 8 anni, ha deciso di spegnere la televisione e di trovare maniere più educative per intrattenere il bambino.
Quindi porca puttèna, stateci attenti, giornalisti! Sennò vi spezziamo la noce del capocollo e poi pure noi spegniamo la TV!

Ah, lo sapete come si chiama il lettore che m’ha fatto questa domanda? Si chiama Soppressata. Madonnina Benedetta dell’Incoronèta… che nome disgrazièto. Secondo me me lo fate apposta per farmi ingazzère.
Un caro saluto a tutti e mi sa che per un po’ non ci sentiremo, perché mi hanno dato un incarico prestigioso di cui non posso ancora anticipare nulla. È stato veramente un piacere passare questi due mesi con voi… e speriamo di poterci risentire presto. Ma comunque continuatemi a scrivere, prima o poi vi risponderò.
Il vostro Oronzo Canà.
tratto da liberonews

Ronaldinho-Milan, e' quasi fatta



Accordo per 18, 5 mln piu' bonus legati alle prestazioni

(ANSA) - MILANO, 15 LUG - Manca la conferma ufficiale, ma al Milan si preparano all'annuncio dell'approdo di Ronaldinho in rossonero. L'intesa con il Barcellona sarebbe stata raggiunta a meta' pomeriggio, a conclusione dell'incontro a pranzo fra Galliani e Laporta: l'accordo sarebbe stato trovato su una cifra attorno ai 18,5 milioni di euro piu' i bonus legati alle prestazioni. E' possibile che gia' in serata Ronaldinho arrivi a Milano, per la presentazione domani al raduno.
tratto da libero news

martedì 15 luglio 2008

Ronaldinho, fra 3 giorni il futuro


Pausa di riflessione decisa da Laporta e dal manager De Assis

MILANO, 14 LUG - Per conoscere il destino di Ronaldinho bisognera' ancora aspettare due-tre giorni. Lo hanno deciso Laporta e il fratello-manager del brasiliano, Roberto De Assis. Quest'ultimo ha incontrato oggi l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, e si e' detto entusiasta dell'esito del colloquio. Ma il Barcellona ha ancora bisogno di argomenti convincenti per dire il suo si' al Milan e rinunciare all'offerta di 32 milioni di euro del Manchester City (dove comunque Ronaldinho non ha alcuna intenzione di andare). Il club rossonero si sarebbe mantenuto sulla sua offerta di 10 milioni immediati al Barca, piu' un 'bonus' commisurato ai risultati che il club otterrebbe con Ronaldinho nelle prossime due stagioni.

Intanto il giocatore e' rientrato a Barcellona, proveniente dal Brasile: non ha rilasciato dichiarazioni e quindi non si sa se si sottoporra' alle visite mediche che il club blaugrana ha previsto per domani.
tratto da liberonews Foto:© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati

venerdì 11 luglio 2008

Storari alla Fiorentina, Kharja torna a Siena


Il portiere arriva in prestito dal Milan. Il centrocampista marocchino torna in bianconero a titolo definitivo. Ufficiali le cessioni in comproprietà di Dessena e Cigarini: il primo andrà alla Samp, il secondo all'Atalanta. Asamoah al Rennes. Il procuratore di Ferrari: "Decisione imminente". Fiorentina-Do Prado: contratto rescisso.

MILANO, 11 luglio 2008 - La Fiorentina ha definito il settimo acquisto stagionale: si tratta del portiere Marco Storari, 31 anni, che arriva in prestito dal Milan. Il giocatore è atteso a Firenze nelle prossime ore per le visite mediche e la presentazione, dopodichè si aggregherà al gruppo in ritiro da domani a Castelrotto, in Alto Adige.
KHARJA - Il Siena ha formalizzato l'acquisto a titolo definitivo dal Piacenza di Houssine Kharja. Il centrocampista, arrivato nel club toscano lo scorso gennaio, ha disputato con la maglia bianconera 15 gare segnando 3 gol. Kharja ha firmato un contratto quinquennale.
ASAMOAH - Gyan Asamoah è il nuovo attaccante del Rennes. Lo ha reso noto il club francese attraverso il proprio sito, dove precisa di aver ingaggiato l'ormai ex giocatore dell'Udinese per i prossimi quattro anni. Ai friulani dovrebbe andare una cifra vicina agli otto milioni di euro.
FERRARI - Corci, procuratore di Matteo Ferrari, in cerca di una squadra dopo la scadenza del suo contratto con la Roma, fa sapere dai microfoni di Radio Kiss Kiss che una decisione sul futuro del difensore è imminente. "Matteo è tra i migliori difensori italiani in circolazione. L'Inter? Sì, in passato c'è stato un interessamento. Entro 3-4 giorni Ferrari definirà il suo futuro, la sua prossima destinazione".
DESSENA & CIGARINI - Ufficale il cambio di maglia della coppia di centrocampisti del Parma, al momento in ritiro con la Nazionale olimpica di Donadoni. Dessena passa alla Sampdoria e Cigarini all'Atalanta, entrambi in comproprietà.
ZAMPAGNA - "Non ci sono possibilità che si chiuda a breve la trattativa che porterebbe Zampagna al Bologna. Piace ad Arrigoni ed al club e sarebbe una grande soddisfazione per lui approdare in una grande piazza come quella bolognese, ma credo che al momento il club felsineo valuti un ampio ventaglio di attaccanti". Così Urbani, procuratore dell'attaccante del Vicenza, a Radio Kiss Kiss.
DO PRADO - La Fiorentina ha rescisso oggi il contratto con il centrocampista brasiliano Guillherme Do Prado, reduce da esperienze nello Spezia e nel Mantova. La decisione è stata presa consensualmente: l'accordo tra il club viola e Do Prado sarebbe scaduto nel giugno 2009.
SERENI - Matteo Sereni sposerà il Toro a vita. Il portiere granata, attraverso la moglie-procuratrice Silvia, sta concludendo la trattativa con il presidente Cairo per allungare il contratto fino al 2011 con un adeguamento di stipendio portato a 750 mila euro a stagione. Intanto il suo vice sarà Alex Calderoni, che il Toro pesca dal Treviso: per lui è pronto un biennale.
gasport
tratto da www.gazzetta.it

Finalmente, grazie alla cessione di Amantino Mancini, la Roma ha i soldi necessari per poter assicurarsi il grande attaccante richiesto da Spalletti. E se si allontana Adrian Mutu, sempre più ficino al rinnovo con la Fiorentina, si avvicina sempre più Julio Baptista. I requisiti per il passaggio in giallorosso de "La Bestia" ci sono tutti; c'è la volontà del giocatore, c'è la disponibilità del Real, con cui i rapporti sono tra l'altro ottimi, a cederlo, e c'è il gradimento di Spalletti. Si tratta di limare ulteriormente la richiesta del club spagnolo, che dai 15 milioni iniziali intanto è scesa a a 12.
tratto da tuttomercatoweb.com di Marco Gori

giovedì 10 luglio 2008

Cristiano Ronaldo: Blatter sta con il Real 'Il Manchester lo lasci libero'


Il presidente della Fifa Joseph Blatter si schiera con il Real Madrid nella querelle con il Manchester per il contratto di Cristiano Ronaldo. E' una presa di posizione clamorosa e senza precedenti quella del gran capo del calcio mondiale: "Sono sempre dalla parte dei calciatori, se vogliono andarsene e' giusto che il club li lasci andare - ha detto interpellato sulla vicenda Ronaldo - se non si sente piu' a proprio agio, non va bene ne' per il giocatore ne' per il club". Blatter ha azzardato anche una metafora piuttosto pesante: "Credo che, nei trasferimenti di oggi, ci sia una forma di schiavismo, comprare i giocatori qui e la' per poi rivenderli. Stiamo cercando di intervenire, perche' un giocatore dovrebbe essere libero di andarsene, pagando il proprio contratto".

Dalla Spagna sono sicuri. Solo se Cristiano Ronaldo punterà i piedi l'affare andrà in porto. "Il Manchester sa che Cristiano Ronaldo vuole andarsene, però fin quando il giocatore non comunicherà ufficialmente le sue intenzioni l'affare non si sbloccherà", ha dichiarato a Marca una fonte coinvolta nella trattativa. Secondo As, il giocatore si sarebbe finalmente deciso a prendere l'iniziativa. "Tranquilli, mi incarico io di tutto", avrebbe detto ai dirigenti del Real.
tratto da calciomercato.com

Lampard vuole l'Inter: rottura con Scolari


Frank Lampard si prende sempre le sue responsabilità, in campo e fuori. Tira i rigori decisivi e, se serve, rompe con l'allenatore appena arrivato. Con Felipe Scolari è finita prima di cominciare: si sente tradito, il centrocampista-goleador, e dice "basta" con il Chelsea. Adesso vuole soltanto l'Inter. Vuole Mourinho. Sentimento ricambiato. Le versioni sul "caso", la sua e quella di Scolari, sono diametralmente opposte: in ogni caso sarà difficile per Roman Abramovich e l'a.d. Peter Kenyon convincerlo a restare a Londra.
LA CONFERENZA - Martedì in conferenza a Londra sembra tutto risolto. Scolari dice: "Ho parlato lunedì con Lampard per spiegargli quanto lo ammiri come uomo e come giocatore. Gli ho detto che lo vorrei al Chelsea, lui mi ha riposto che gli piacerebbe restare a lungo. Ci sono solo alcuni aspetti da mettere a posto". Per la verità il manager del giocatore, Steve Kutner, suggerisce toni meno da libro Cuore e ieri sbotta: "Il Chelsea ha messo Frank in una situazione insostenibile. Lui ha detto a Scolari che gli piacerebbe finire la carriera al Chelsea, ma con il contratto che gli è stato proposto ciò è impossibile". Si capisce che qualcosa non quadra, che la conversazione non è andata come sostiene Felipone.
IL RETROSCENA - La verità è un'altra. Lampard e Scolari si parlano una settimana fa, prima dell'insediamento a Stamford Bridge del nuovo tecnico. Il centrocampista chiede d'andar via, all'Inter. Considera chiuso il bellissimo capitolo al Chelsea. Il portoghese gli risponde più o meno: Frank, ho bisogno di te, vorrei che restassi ma non posso trattenerti, se prendiamo Deco sarai libero d'andar via. Deco è agganciato, giocherà nel Chelsea, e così Lampard si sente al riparo da sorprese. È in contatto continuo con José Mourinho che lo aspetta per disegnare il nuovo centrocampo dell'Inter. Invece Scolari cambia improvvisamente strategia.
IL DIETROFRONT - La situazione precipita lunedì, ventiquattr'ore prima della conferenza. Scolari comunica a Lampard la novità: resta al Chelsea. Il leader dei Blues è furibondo, urla "bugiardo" al tecnico, decide di lasciare: "Non posso più restare al Chelsea. Non posso lavorare con un allenatore che mi mente il primo giorno. È finita". Ed è anche peggio quando Lampard ascolta incredulo le parole di Scolari a Cobham. E adesso?
AVANTI INTER - Adesso Lampard è molto più vicino all'Inter, tanto che ieri Beppe Baresi, vice di Mourinho, ha detto: "Credo che la trattativa sia ancora aperta malgrado il primo rifiuto del Chelsea a trattare". Difficile che i Blues possano schierare un giocatore che ha litigato con il tecnico, non ha più voglia di restare, e tra un anno sarà libero a parametro zero. Però è probabile che Kenyon voglia monetizzare il più possibile la voglia matta di Mourinho e Massimo Moratti per un fuoriclasse che, anche a trent'anni, può garantire un salto di qualità decisivo.
BRACCIO DI FERRO - E proprio attraverso questo diaframma andrebbero lette le ultime parole di Kenyon ieri sul sito del club: "La situazione è in divenire. Abbiamo sempre detto che vogliamo tenere Frank e gli abbiamo fatto un'offerta che è ancora sul tavolo. Frank è sotto contratto e ha ancora un anno prima della scadenza. Speriamo di poterci accordare, ma se ciò non sarà possibile lo tratterremo anche se lo perderemo a parametro zero. Se arriverà una nuova offerta, sarà respinta".
tratto da tuttomercatoweb.com di Gianluigi Longar

Juventus, conferme dalla Germania per Tiago

Potrebbe non essere finita la spesa in Italia per il Wolfsburg. Pare infatti che il nuovo obiettivo del club di Felix Magath sia il centrocampista portoghese della Juventus Tiago. Il lusitano, acquistato dal Lione la scorsa estate per 13 milioni di euro, nonostante la stagione negativa mantiene un buon mercato, tanto che anche il Borussia Dortmund si sarebbe mosso per il suo acquisto con la società bianconera.
tratto da tuttomercatoweb.com di Gianluigi Longar

L'Arsenal apre per Adebayor Il Milan è pronto a trattare


L'annuncio di Galliani: «La sua prima scelta siamo noi»

MILANO — Adriano Galliani prende tutti in contropiede all'ora di cena. Mentre i tifosi rossoneri rinnovano le contestazioni perché l'Inter rimane lontana e i più insistono sull'ipotesi del brasiliano Ronaldinho in prestito come unica àncora di salvezza per la campagna acquisti del Milan, l'amministratore delegato regala «un piccolo scoop», una grande novità che muta le prospettive di mercato. «Mi è arrivata — annuncia, soddisfatto, ospite dell'emittente milanese Antenna 3 — una lettera dell'Arsenal, che dice ‘‘Facendo seguito alla nostra comunicazione del 13 giugno scorso, che informava che non eravamo disposti a trattare per Adebayor, adesso vi diciamo che siamo disponibili a trattare. Se v'interessa ancora fatevi vivi''». «Per Adebayor — ha proseguito Galliani — il problema economico era il secondo in ordine d'importanza. Perché se una società ti dice che non è disposta a trattare il problema non si pone neppure. Adesso abbiamo superato il primo ostacolo. Se Adebayor decide di andare via vuole sicuramente il Milan. Ma è chiaro che se dovesse arrivare un'offerta irrinunciabile dal Barcellona per lui sarebbe difficile dire di no... Ma la sua prima scelta è, però, il Milan». Se la preferenza del 24enne attaccante togolese (30 gol in 48 presenze nell'ultima stagione con l'Arsenal) per il Milan era da tempo acclarata, la disponibilità del club di Arsène Wenger, già scottato per quel Flamini accasatosi da tempo nella Milano rossonera, è la vera grande novità.

Si parlava di un Adebayor destinato a restare ancora con la maglia dei Gunners. E invece il club inglese ha dovuto incassare il no del giocatore all'ipotesi di rinnovo di contratto (che scade nel 2010). La punta togolese, in cima ai desiderata di Carlo Ancelotti per comporre l'attaco con Kaká e Pato (con Inzaghi e Borriello alternative all'occorrenza), ha sparato alto, probabilmente per potersi liberare e trasferirsi dove ha scelto d'andare: 7,5 milioni la sua richiesta contro i 2,5 attuali e i 4, massima cifra cui la dirigenza londinese era disposta ad arrivare. L'attaccante, miglior giocatore africano nel 2007, l'aveva detto anche recentemente a Vienna durante una kermesse organizzata da uno sponsor, e ripetuto: «A Londra mi trovo bene: il club è come una grande famiglia, ma io voglio riflettere bene». In tasca, o meglio sulla parola, l'accordo (5 milioni netti per 5 anni) con il Milan, sponda prescelta, anche se senza Champions, per una nuova sfida europea. Dopo quelle di Metz, Monaco (tornò in Togo deluso per l'esperienza negativa) e Londra (la sua consacrazione). Il Milan deve ora trovare l'accordo con l'Arsenal. «La nostra offerta (tra i 30 e i 35 milioni, ndr), che all'Arsenal non andava bene, non cambierà», avverte Galliani. Ma se i Gunners sono tornati a Canossa rispondendo al fax — uno dei tanti che stanno correndo in quest'estate tra Milano e Londra — evidentemente le parti si possono avvicinare. Complice, soprattutto, la volontà determinante del giocatore. «C'è tempo fino all'1 settembre», avverte il temporeggiatore Galliani, che strizza ancora l'occhio a Ronaldinho («Tra lui e i nostri tifosi c'è grande feeling») e si diverte a mischiare le carte: «Oltre ad Adebayor c'è un mister X e anche un mister Y. Pavlyuchenko è la Y. I nomi per mister X? Drogba, Shevchenko, chi lo sa...». «Al momento — ha specificato l'a.d. rossonero — nella nostra squadra, fatta per dieci undicesimi, in attacco abbiamo Borriello o Inzaghi. Borriello? Rimarrà anche in caso di arrivo di Adebayor». Ipotesi, ora, molto più probabile.

Roberto Stracca tratto da corriere.it

tdp

tdb

tbd