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giovedì 27 novembre 2008

Spalletti: "Siamo fuori dalla crisi"


Spalletti: "Siamo fuori dalla crisi"

26 novembre 2008 - "Adesso si può dire che siamo usciti definitivamente dalla crisi. La squadra ha imboccato la squadra giusta, anche se dobbiamo camminare con i piedi ben piantati a terra perchè viviamo in un ambiente facile agli entusiasmi". Luciano Spalletti fa un po' l'equilibrista dopo il successo col Cluj, che chiude la parentesi negativa apertasi a settembre e lancia la Roma in testa al gruppo A di Champions. " Io ho sempre detto che la mia squadra ha qualità superiori- dice a Sky- le sta facendo vedere e io ora sono tranquillo". Eppure il Cluj, specie nel primo tempo, ha messo in difficoltà i giallorossi: "Loro sono bravi, sanno giocare benissimo nello stretto, noi abbiamo corso e messo qualità, una squadra che si comporta così merita di vincere al di là di qualche errore che ci può stare. Potevamo pure arrotondare il risultato". Deciso in gran parte dalla doppietta di Brighi: "Sta facendo benissimo, stavolta oltre a tagliare la strada al terzino si è proposto 12 volte oltre la linea difensiva. Bisogna dargli atto che è un grande calciatore". Prima nel girone, il 9 dicembre contro il Bordeaux all'Olimpico la Roma si giocherà il passaggio e la possibilità di farlo come capolista: "Se ci fosse stata una vittoria del Chelsea, la situazione sarebbe stata più agevole per noi- conclude-. Pure arrivando secondi non ci sono tutte le insidie dell'anno scorso come squadre da incontrare. Sono contento di avere vinto e felice di giocarmi il primo posto in un Olimpico che sarà voglioso".
gazzetta.it

venerdì 14 novembre 2008

Josè Alberti: “Lavezzi uno dei più grandi fenomeni arrivati in Italia”



Josè Alberti il famoso talent scout argentino ospite della trasmissione "Solo Calcio" condotta da Michele Criscitiello in onda su Sportitalia ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti Ezequiel Lavezzi, ecco quanto raccolto da NapoliSoccer.NET: "Lavezzi è il piccolo Maradona di questo nuovo Napoli, ricordo all'epoca del Pibe de oro le squadre avversarie pensavano che fermando Maradona forse riuscivano a strappare qualche punto al Napoli, oggi invece se riescono a fermare Lavezzi sicuramente gli avversari hanno più possibilità di portar via punti al Napoli. Lavezzi è un giocatore imprevedibile, che parte da lontano e se riesce a mettere la palla a terra e ripartire, difficilmente lo riescono a fermare e sono costretti a ricorrere al fallo sistematico, e siccome in questo momento Lavezzi è in grandissima forma fisica è quello che fa la differenza. Lavezzi secondo me è uno dei più grandi fenomeni che sono arrivati in questi anni in Italia ha grandissime possibilità è un trascinatore, un fantasista e partendo da lontano palla a terra riesce quasi sempre ad arrivare fino in fondo e mettere assist speciali per i compagni. Questo è un giocatore straordinario e spero che venga tutelato maggiormente dagli arbitri perché gli avversari potrebbero fargli male e il Napoli perderebbe il suo condottiero quello che sta facendo in questo momento il vice Maradona".

tratto da ezequiellavezzi.blogspot.com

Napoli: Maggio "Ci proveremo fino in fondo"

Il centrocampista azzurro guarda la classifica e non si pone limiti
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13 Novembre 2008 -- "Il campionato è lungo e difficile- ha commentato Cristian Maggio - ma ogni tanto può starci una sorpresa. Sta funzionando tutto per il meglio, il nostro compito è crederci fino in fondo. Ci sono tre-quattro squadre che lotteranno per lo scudetto. Poi esiste a ridosso una seconda fascia alla quale apparteniamo anche noi". Maggio fa un promessa ai tifosi: "Sarà dura tenere questo ritmo, ma ci proveremo fino alla fine. Questa è una squadra che ha uno spessore notevole".

Questa mattina ripresa degli allenamenti per il Napoli dopo il successo in Coppa Italia con la Salernitana. Gli azzurri preparano il match di domenica a Bergamo contro l'Atalanta. Allenamento di scarico per chi ha giocato ieri, più intenso per gli altri che hanno disputato una partitella a metà campo. Domani seduta pomeridiana.
tratto da calcionapolinews.it

lunedì 10 novembre 2008

Tripletta di Milito Genoa travolgente



Genova Sesta vittoria consecutiva del Genoa che a Marassi è un rullo compressore. Poker di reti alla Reggina, di cui tre siglate da Milito, ora capocannoniere. La goleada arriva nella ripresa dopo la traversa di Palladino nel primo tempo, ma la svolta è a pochi minuti dal riposo con l’espulsione di Costa. Dopo aver sbloccato il risultato, il Genoa gioca sul velluto e Milito serve anche l’assist a Sculli. Messaggio al campionato e al ct argentino Maradona.
tratto da ilgiornale.it

Champions, Del Piero schiaccia il Real: doppietta al Bernabeu



Finisce con tutto il Bernabeu, in piedi, ad applaudire il talento e la dedizione di Alex Del Piero. La sensazione è quella di un applauso alla carriera oltre che all'ennesima gara straordinaria del capitano bianconero. La soddisfazione di poter dire, tra qualche anno, di averlo visto giocare dal vivo. Intanto con la bella vittoria di Madrid, alla Juve riesce ciò che non è riuscito all'Inter. La squadra di Ranieri si qualifica in anticipo per potersi dedicare alla rincorsa sul Milan in campionato. Due, le splendide perle di Pinturicchio. Tutta sua la vittoria. Ma la squadra c'è, c'è tutta e si finisce persino col dimenticare che all'appello mancano fior di titolari, Trezeguet e Buffon in testa.

Certo il Real non è apparso irresistibile, soprattutto in difesa, e la direzione arbitrale non è stata delle più casalinghe. Ma sono proprio queste le partite da vincere. I padroni di casa partono con il minimo accelerato raggranellando una serie di corner senza riuscire a sfruttarli al meglio. Troppo prevedibili le palle che superano la trequarti. E i bianconeri sono in agguato, pronti a sfruttare il primo grossolano errore degli spagnoli. E'il 17': Guti sbaglia tutto e serve Marchionni, che imbocca Del Piero. Il capitano supera Heinze e Cannavaro prima di sorprendere Casillas con il gol del vantaggio. Balbettante la risposta del Real che, con Sergio Ramos butta al vento un gol già fatto. Van Nistelroy ci prova dal limite, ma è ancora la Juve a rendersi pericolosa con Amauri che però conclude addosso al portiere. Il finale di tempo è ancora occasione di rimpianto per le ‘merengues' , ancora con Ramos che sbaglia l'inzuccata.

Sempre approssimativi gli spagnoli nella ripresa. E ancora pasticcioni nel piazzamento della barriera sulla punizione con la quale Del Piero, al 21', regala e si regala un sogno. Il Real si mangia le mani e prova a recuperare la serata aggredendo gli spazi e approfittando del leggero calo fisico degli uomini di Ranieri. Higuain, appena entrato, manca di un soffio l'aggancio su cross di Drenthe. Grandi proteste per un fallo di mano in area di Legrottaglie su tiro di Van Nistelrooy che l'arbitro reputa involontario. Prima di lasciare la scena Del Piero prova con una girata il colpaccio della tripletta ma non è fortunato. Particolare che non può scalfire, comunque, una serata magica. Nell'altra gara del girone altra vittoria in trasferta dello Zenit sul Bate Borisov per 2-0. In classifica guida la Juve a 10 punti, che nelle prossime gare punterà a chiudere al primo posto, segue il Real a 6, a 4 lo Zenit, e chiude il Bate Borisov a 2.

Decisamente più preoccupante, dopo il pareggio col Bayern Monaco, la situazione della Fiorentina, complicata ulteriormente dalla vittoria del Lione. Eppure nulla si può imputare alla squadra di Prandelli dopo l'1-1 con il Bayern Monacose non l'unica fatale distrazione costata il pareggio di Borowski. Giocano un ottimo calcio i viola, e dominano prendendo a pallonate il portiere tedesco, miracoloso in almeno due occasioni su Gilardino. Peccato per la classifica, e peccato soprattutto per lo splendido gol di Mutu che avrebbe meritato di sigillare ben altra impresa. Invece in testa al girone ci sono Bayern e Lione con otto punti, con la Fiorentina sconsolata a 3, e lo Steaua fuori gioco con un solo punto.

Il rumeno rompe gli indugi dopo 11' con una gran botta al volo su cross di Zauri dalla destra. Una sassata che regala illusioni ed energia positiva ai viola che non si siedono certo sugli allori ma continuano a premere cercando con costanza le due punte di diamante Mutu e Gilardino supportate da un grande lavoro del centrocampo. Il ritmo partita è alle stelle perché il Bayern non sta a guardare pur faticando a tenere il passo dei gigliati. Podolski e Klose non non hanno vita facile e non trovano varchi per presentarsi indisturbati davanti a Frey. Ribery fa un grande lavoro ma la linea di frontiera imposta dalla difesa della Fiorentina è troppo lontana da quella di porta Santana crossa per Gilardino al 26' chiamando per la prima volta Rensing al miracolo.

Tedeschi pericolosi in contropiede al 41' con un tiro di Schweinsteiger che finisce sull' esterno della rete. E rieccolo, Rensing, in uscita disperata ancora su Gilardino. E' l'inizio della fine. Il tabellone intanto annuncia il vantaggio del Lione sulla Steaua. Ci provano i viola a continuare a fare la partita e crea palle gol su palle gol. Ma è Frey a dover intervenire con la prima parata al 24', su tiro di Podolski. La formazione di Klinsmann prende coraggio e al 33' approfitta dell' unica ingenuità della difesa viola: Ribery serve Borowski e alla fine, a festeggiare il pareggio, è il Bayern, forte di una classifica che suona come cassazione anticipata.
tratto da ilsole24ore.com

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